lunedì 4 febbraio 2008

Abbasso le sottane, viva le sottane.

La sottana. Se c'era una cosa che indignava particolarmente mia nonna era il fatto che io non mettessi la sottana. Una volta me ne regalo' una, e se adesso fosse ancora in vita saprebbe che i negozi sono pieni di sottane cosi', solo che adesso si chiamano vestitini. Stoffa leggera, trasparente, un po' lucida, merlettino, bretelline. Certamente le verrebbe un infarto a sapere che sopra, adesso, non ci metti niente. Ho continuato a non usarla, la sottana, anche se uso i vestitini, magari quelli non troppo trasparenti, svasati, che fanno tanto gran figa anche se hai passato i 40 e la ciccia si e' gia' depositata dove si deposita fisiologicamente, pure quando sei nata magra.  La sottana, quella che si porta(va) sotto ai vestiti, l' ho sempre detestata. Oddio, come la detestavo. Mi sembrava un ulteriore attentato alla mia liberta' il fatto che sotto alla gonna, che gia' impacciava parecchio le mie scorazzate da maschiaccio, dovessi anche indossare quell' inutile sovrappiu'. 

Mio padre, poi, era uno che pensava che la gonna fosse una specie di terzo cromosoma X, un modo in piu' per essere classificati femmine invece di maschi.  "E allora i preti, oppure gli scozzesi?" dicevo io. "Per loro e' diverso, non sono mica uomini come gli altri, i preti", rispondeva lui. Sugli scozzesi non faceva ulteriori commenti, ritenendoli dei simpaticoni in costume da carnevale.

Guardava i preti con un certo sottile disprezzo, mio padre, e ne stava alla larga. Non gli era mai andata giu' quella della cugina rimasta vedova giovanissima, che aveva iniziato a vedersi col prete e poi se lo era pure sposato, e ci aveva messo su famiglia. Tutte le volte che qualcuno in casa li nominava andava su tutte le furie. Ci impose una educazione abbastanza laica, anche se formalmente cattolica. Ovviamente bisognava andare in chiesa per la festa del santo patrono, e di tanto in tanto per un matrimonio o un funerale; ma a me e mia sorella era comunque assolutamente proibito frequentare l' oratorio, e la nostra prima comunione corono' un corso di catechismo fatto a tempo di record. Insomma, dai preti bisognava stare alla larga, che' non si sa mai, questo era il concetto.

In realta' io avevo allora verso i preti una tolleranza molto maggiore di quanta ne avessi per la sottana di mia nonna. Tolleranza che non duro' molto, complici anche gli orrendi filmini edificanti che padre Pagnotta ci propinava a scuola; ben presto cominciai a disertare anche la festa del santo patrono, generando un autentico scandalo in famiglia.

Da adulta abborro i preti quanto o piu' di mio padre. Con varie eccezioni, naturalmente, ma in generale li trovo alquanto.... "affliggiusi" si direbbe dalle mie parti;  si' insomma: tristi, deprimenti. Altro che i bellocci alla Girotti che passano nelle serie TV.  Quelli che vedo io somigliano piu' a dei pipistrelli.  Specialmente quelli in sottana. Uhhh, quanto sono brutti, niente di personale, eh, ma i sottanoni io li trovo veramente brutti.  

Eppoi non passa giorno che non abbiano le prime pagine dei giornali per dire al mondo quel che pensano su questa o quella faccenda, come se il mondo non lo sapesse gia' da un pezzo quel che pensano. Apri la home page di Repubblica e che vedi? una bomba a Baghdad,  una guerra civile in Africa, e ..... Ruini che sbraita sulla 194!! o Ratzi che tuona contro le forme non canoniche di famiglia!! e gia', perche' una volta i sottanoni parlavano di guerre e fame nel mondo; oggi, abituati come siamo a sbirciare dalla serratura nelle vite altrui e a trovarle pure interessanti ci sembra normale che questi ancora si occupino di quel che succede nei letti altrui. O nell'utero altrui. I giornali non li censurano neanche un po',  e loro continuano beati. I gay, le famiglie allargate, i divorziati, la fecondazione assistita, i pacs, i feti abortiti..... Il tutto sempre approvato e sottoscritto da quella corte dei miracoli formata da yes men senza dignita' (ma con divorzi, mogli e amanti in quantita'),  pronta a girare come il vento gira.

Si impegnassero, i sottanoni, a pagare l'ICI con la stessa dedizione con cui giornalmente ci "illuminano" si starebbe tutti molto meglio,  garantito.

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