venerdì 6 giugno 2008

La colpa e' sempre sua...

adam-and-eve-giclee-print-c12603521.jpg... di Eva, naturalmente, di chi altri? Dalla notte dei tempi e’ Eva, la sciagurata, che tenta Adamo; e lui, povera vittima irresponsabile, si lascia tentare, e ovviamente portare alla rovina, dalla svergognata. Non che i tempi siano cambiati di molto, eh. Cosi’ mentre in Italia alcuni onorati cittadini stuprano le tredicenni marocchine e alcuni onorevoli membri del Parlamento ripropongono la riapertura dei bordelli, con o senza vetrine, ecco che altri solerti relatori propongono un emendamento al decreto sicurezza. Riporto testualmente dal sito de La Repubblica: 

L'emendamento anti prostitute. Intanto un emendamento dei relatori al decreto sicurezza inserisce le prostitute nell'elenco dei soggetti pericolosi per la sicurezza e la pubblica moralità. La proposta di modifica presentata dai presidenti delle commissioni Giustizia e Affari costituzionali del Senato, Filippo Berselli e Carlo Vizzini, prevede che nella legge del 1956 (la n. 1423) sulle "misure di prevenzione nei confronti delle persone pericolose per la sicurezza e la pubblica moralità" venga inserita anche la categoria delle prostitute accanto a quelle degli oziosi e vagabondi, di chi pratica traffici illeciti, dei delinquenti abituali, degli sfruttatori di prostitute e minori, degli spacciatori. Nell'emendamento si legge che deve essere considerato soggetto pericoloso per sicurezza e moralità anche chi vive "del provento della propria prostituzione e venga colto nel palese esercizio di detta attività".
Soggetti pericolosi. I 'soggetti pericolosi', secondo la legge in vigore, possono essere diffidati dal questore e, se trovati a delinquere fuori dei luoghi di residenza, possono essere allontanati con foglio di via obbligatorio e inibiti dal ritornare per un periodo massimo di tre anni. Per i disobbedienti scatta il carcere fino a sei mesi. Nella sentenza di condanna poi dovrà essere disposto che, una volta scontata la condanna, il "contravventore" dovrà essere rimpatriato.
Le pene. Se, nonostante la diffida del questore, il soggetto pericoloso non si ravvede cambiando vita, scatta la sorveglianza speciale che può essere accompagnata anche dalla misura del divieto di soggiorno in uno o più comuni o in una o più province. Fino all'obbligo di soggiorno in un determinato comune. La misura di prevenzione, che dovrà essere decisa dal giudice, non potrà essere inferiore a un anno e superiore a cinque. 
 
 

Insomma, a volte mi sembra di vivere in un mondo tutto mio dove la logica va per conto suo. Nel mondo tutto mio le donne non sembrano soggetti pericolosi. Le donne non ti violentano; non ti fanno apprezzamenti volgari quando passi per strada; non ti fanno la mano morta sull’ autobus; non ti palpeggiano in ufficio; o almeno non ho mai sentito gli uomini lamentarsene. Sara’ che magari si vergognano?Dai giornali e dalle discussioni tra conoscenti apprendo che secondo alcuni sono le donne a voler fare le prostitute. Certo, ognuno puo’ scegliersi il mestiere che vuole, per carita’. Pero’ a me questa cosa della libera scelta mi puzza un po’. Si’ insomma: se una la mattina fa gia’ fatica ad alzarsi, farsi una doccia, darsi un aspetto minimamente decente e fiondarsi in un ufficio; e se l’idea di uno sguardo un po’ troppo insistente alla scollatura da parte del collega e' gia’ sufficiente a metterla di cattivo umore, figuriamoci quanto le risulti allettante la prospettiva di aprire volontariamente le cosce su richiesta al primo sconosciuto tutti i santi giorni.  

E le minorenni moldave, nigeriane o ucraine che potrebbero essere le figlie dei loro clienti: saranno felici volontarie anche quelle, oppure almeno su quelle posso esprimere un ragionevole dubbio?  

Le prostitute soggetti pericolosi? Per chi, di grazia? Per i poveri uomini che passano di li per caso? Tutti vittime impotenti delle svergognate? Ma allora non potremmo metterci i clienti, in vetrina? Per proteggerli, eh, mica per altro.

72 commenti:

  1. Sacrosante considerazioni. Un testo assurdo, probabilmente ideato da chi era assente quando il buon Dio ha distribuito i cervelli. Non ho mai fruito dell'opera delle signore in questione, per scelta mia, ma mai e poi mai le ho associate al verbo delinquere. Mi vergogno di appartenere alla categoria (maschi) che violentano e identificano le donne solo come oggetti di piacere ma ancor di più per coloro che fanno i benpensanti e legiferano pure.
    Francesco

    RispondiElimina
  2. oh!
    brava.
    concordo su tutta la linea.
    da un pochino mi risollevo a leggere nei blog interventi belli come questo.
    consolano un pochino del panorama desolante che offre la penisola in questi ultimi mesi
    razzismo, violenza sugli stranieri e sui deboli, agressione alle donne e ai loro diritti, per non parlare dei mai tutelati omosessuali.
    esiste un modo dunque per dire qualcosa di civile. per far ragionare la gente.
    parlarne in rete è già molto, è già "qualcosa".
    ma usciamo anche per strada, dal macellaio, dal parrucchiere, al supermercato. proviamo a parlare con la gente in coda. non lo so se si rimediano le borsettate delle donnine in pensione o i vaff' dei panciuti signori al bar, ma almeno ci avremo provato.
    un saluto!

    RispondiElimina
  3. Le donne non sono soggetti pericolosi tanto palese quanto scontato.
    Questa proposta di legge è bigotta, vuole tutelare un'ipotetica "morale pubblica", il che tradotto dal politichese significa: le mignotte devono averle solo quelle coi soldi.
    Quanto alla volontarietà, invece, la devo deludere: moltissime donne lo fanno volontariamente, come metodo rapido per fare soldi.
    Pensi a tutti i paesi dove il racket è stato sbaragliato, mi riferisco OVVIAMENTE a quei paesi dove la prostituzione è legale purchè dichiarata, nonostante nessun obbligo di nessun tipo si trovano moltissime donne che ritengono la transazione congrua.

    Piacerebbe sapere, dal fine proPUGNETTAtore della legge, in che modo si può dimostrare davanti a un giudice che una donna è una prostituta, e non semplicemente una ragazza che sta passeggiando, o una donna che sta facendo sesso per piacere.
    Ma questo è il nuovo governo: l'importante è la facciata, il maglione, se poi le mutande son sudice chissenefrega.

    RispondiElimina
  4. La Bibbia ,lo sappiamo é stata scritta da uomini. "Non desiderare la donna d'altri" , se l'avesse scritta una donna avrebbe detto " non desiderare l'uomo delle altre", così avremmo scritto che Dio creò prima la donna, che capace di generare avrebbe partorito l'uomo. Chi ha tentato chi? Entrambi . La donna però riesce a governare meglio i suoi istinti, più cerebrale. più sensibile.
    Le donne che "scelgono"di prostituirsi ,caro signor nonloconosco, le assicuro sono pochissime e qualsiasi carta stampata é in grado di dimostrarglielo, nonchè le statistiche delle varie associazioni nazionali e internazionali che si occupano dei diritti delle donne. Quanto al decreto, tra i soggetti pericolosi, metterei esclusivamente i clienti. Grazie.

    RispondiElimina
  5. sarebbe bello conoscere se tra i firmatari appare anche quell'onorevole che si era portato due donne in camera per farsi violentare sniffando cocaina per il dolore. non ricordo il nome ma so che è stato rieletto. E' orribile dover vivere in un paese governato da trinariciuti lecconi.

    RispondiElimina
  6. Qui siamo senza dubbio tutti contrari all'emendamento bigotto, ma la domanda è: chi ha votato per questi deputati?

    RispondiElimina
  7. Sig. Luca, esisteranno anche alcune persone che lo fanno liberamente, ma lo fanno per viverci con quei soldi, non per piacere o perche' si sentono realizzate cosi'. Sono per esempio di moda nei paesi cosidetti civilizzati le agenzie che affittano "escorts", donne di solito giovanissime che spesso si pagano gli studi con questo tipo di attivita', e che "accompagnano" clienti facoltosi tra una riunione d'affari e un congresso. Di solito lor signori hanno gusti raffinati, e non si portano certo in giro le nigeriane o le moldave che battono le periferie. Per loro le agenzie mettono a disposizione donne di un certo livello culturale. E quelle non battono certo i marciapiedi. Poi ci sono le casalinghe, o le madri single che non sanno proprio come sbarcare il lunario e arrivare a fine mese. Lo fanno per soldi, certo. Ma vuol considerare volontarie pure quelle? Io mi sono scelta un lavoro che mi piace, e a fine mese posso contare su uno stipendio decoroso, che mi consente di vivere decentemente. Non ci diventero' mai ricca, ma non avro' mai, probabilmente, il problema di come arrivare a fine mese. Pensa che sia cosi' anche per queste donne? che siano veramente libere di scegliere, intendo?
    Peraltro, nei paesi dove la prostituzione e' consentita, e i bordelli pagano le tasse non e' che le cose vadano molto meglio che da noi: le prostitute immigrate illegalmente esistono infatti anche in Olanda, paese citato da tutti, e a sproposito, come esempio. Se ad Amsterdam fa un giro in centro per dare un' occhiata alle vetrine dei bordelli si rendera' conto di quanto sono felici quelle donne. In ogni caso il sindaco Coen ne sta chiudendo parecchi, e la ragione e' che i tenutari non possono dimostrare che i loro introiti non provengono da attivita' illegali. Cosi' al posto dei bordelli stanno fiorendo degli ateliers. Tutto il mondo e' paese, ma gli altri imparano. Noi no.

    RispondiElimina
  8. stiamo tornando al medioevo.

    RispondiElimina
  9. se in un mondo asessuato, abitato da esseri sani e privi di istinti (che però, in quanto istinti non appartengono ad alcuna categoria tipo buono / cattivo...ma assolvono alla funzione primaria di difesa e affermazione della specie ), sarebbe bello dicevo se per difendere le persone "perbene" bastasse etichettare i "cattivi" (che poi sono i "diversi" o le minoranze)e rinchiuderli in locali ( le case chiuse? le stanze per i ladri? gli spazi per gli spacciatori? le scuole speciali per gli handicappati?)
    Ahimè povera Italia abitata da esseri semplici che atterriscono di fronte l'abisso di colpe delle donne che sono di nuovo la incarnazione del diavolo....Tremate tremate le streghe son tornate....

    RispondiElimina
  10. Nelle azioni contro la prostituzione non credo che il vero pericolo rappresenti dalla donna. Mi rifiuto di pensare che ci sia qualcuno così elementare da pensarlo: preti a parte, ovviamente. :)

    Il guaio è, che la prostituzione, prevalentemente femminile, è volente o nolente, via di spaccio. Credo, quindi, che non potendo colpire più di tanto la droga, colpascano più di tanto una possibile diffusione per mezzo della donna.

    Ma, dove sta di casa il Ministero delle Pari Opportunità? Anche la prostituzione transessuale è via di spaccio. Lo è anche la maschile.

    E, allora?

    RispondiElimina
  11. Mah...io invece nn capisco come mai siano LORO le prime a non volere le case chiuse (quando ormai il traffico si è già spostato per la maggior parte in appartamenti che funzionano con annunci internet)...forse perchè pagare le tasse SCOCCIA? La prostituta tipo è dell'est, lavora in night club e prende cifre da capogiro esentasse, tanto da chiedersi se non ho sbagliato mestiere...ed è chiaro che quella non la trovi sulle statistiche...mica si rivolge alle associazioni dei diritti delle donne! e nn capisco come possiate essere contrari alla riapertura delle case chiuse. E' dimostrato che la Merlin nn ha risolto un tubo, ha solo spostato il problema nell'ombra e nell'illegalità. Case chiuse permetterebbero controlli sanitari e impedirebbero alle minorenni di esercitare perchè renderebbero POSSIBILI i controlli.

    RispondiElimina
  12. Inoltre sono un po' stanca di cercare sempre il problema dietro, e intanto tenerci lo schifo. L'immigrato poverino spaccia perchè nn ce la fa altrimenti. La prostituta poverina lo fa perchè sennò prende le botte. Il mussulmano non permette a sua figlia di fare lezione in piscina con gli altri bambini perchè poverino è di un altra cultura. Quindi poverini tutti, tutti hanno un problema dietro e non prendiamocela con nessuno. Affanculo. Io sono stufa.

    RispondiElimina
  13. Perdamasco, quel che stupisce me e' che ci siano persone che realmente credono che siano le prostitute a rendere pericolosi o degradati i loro quartieri. Basta fare un giro su altri forum per rendersene conto: secondo molti la prostituta e' la piaga, NON il racket che le sta dietro, e ovviamente NEMMENO il cliente. Ora, non e' necessario essere un mago dell' economia per pensare che la merce viene offerta dove ha un mercato. E che arrestare o espellere una prostituta non ha senso, perche' il cliente e' sempre li, e perche' il racket provvedera' sempre a rimpiazzare la donna.
    Altra faccenda quella dello spaccio, cui tu alludi. Non so se quello dello spaccio sia il problema che fanno finta di voler risolvere, puo' anche essere, visto quanto sono geniali.
    Comunque questo mi da' lo spunto per un'altra osservazione. Guarda un po' la differenza: se sei cliente di uno spacciatore e vi beccano finite tutti e due in galera. Se ti beccano con la prostituta, lei e' la persona pericolosa, tu sei la vittima.

    RispondiElimina
  14. La Merlin e' una legge che andava benissimo ed era modernissima quando fu fatta. Comunque molti non sanno che in Italia LA PROSTITUZIONE NON E' REATO. Ergo, le prostitute possono esercitare (ma non adescare). Il cliente non puo', di conseguenza, essere complice di nulla. Lo sfruttamento e' reato, ma il racket vive nell' ombra. Pensare che le case chiuse risolvano a me sembra un po' naive. Ammesso e non concesso che qualcuno faccia i controlli per le minorenni o le immigrate irregolari, davvero ci illudiamo che queste categorie non ritornino sul marciapiede? perche' e' ovvio che un trafficante di donne non va tanto per il sottile e certo non "mette in regola" nessuno. E finche' ci fosse anche un solo cliente impunibile disposto a cercarne una sul marciapiede il trafficante provvederebbe a fornire la "merce".
    Ma la favola piu' bella e' quella dei controlli sanitari: tu te lo immagini il virus dell' HIV che si fa beccare al primo controllo sanitario? perche' quello ha tempi lunghetti, e non e' neanche il solo, sai?

    RispondiElimina
  15. L'errore sta nell'isolare il problema, che invece va collegato con tutte le altre aberrazioni presenti nella nostra società: criminalità organizzata, adorazione del dio denaro, apparire più che essere, difesa ad oltranza dei propri meschini interessi e giù di lì. L'Umanità ha imboccato una strada sbagliata.

    RispondiElimina
  16. Mi dispiace ammetterlo ma vedo troppa voglia nella donna di apparire. Mi spiego, quella che si definisce donna raffinata, elegante, troppe volte passa dalla sobrietà alla provocazione. Un uomo in carriera veste la solita giacca e cravatta, la donna ti valorizza il seno, i glutei, la pelle e compagnia bella. Guardo il telegiornale e noto la giornalista che con quel collettino a "V" sembra volesse dirti: questa è la strada per giungere alle mie tette. Considerata l'entità onni catastrofica delle news fossi io donna, eviterei. Per non parlare di veline che infestano di culi e tette i canali televisivi, strade e giornali. Non sono ne maschilista ne musulmano, rispetto tutto e tutti, ma devo confessare a me stesso che ho amato quelle "provocazioni" di più durante la mia adolescenza, chissà perchè!!

    RispondiElimina
  17. Come no, Robbe, lo dicevo io! la colpa e' sempre di Eva, e' lei che provoca.... pure con il collettino a "V" in televisione, 'sta svergognata uhuhuhuh!!!!
    :-)

    RispondiElimina
  18. Sono i clienti i maggiori responsabili del proliferare del problema, e' un mercato che nonostante la crisi economica non conosce alcun tipo di recessione, appartengono a tutti i ceti sociali, anche a quelli che invocano la linea dura, anzi, probabilmente, questi ultimi, avendo piu' disponibilita' economica, all'acquisto di sesso ci aggiuncono anche un po' di sniffate, tanto per rendere la serata piu' interessante.
    Se c'e' domanda c'e' offerta, i clienti sono colpevoli quanto chi esercita, se si puniscono loro si puniscono anche i clienti. Stesso discorso vale per la droga.

    RispondiElimina
  19. Cara blog blog, non è una colpa, è un modo di essere. Piacere agli altri è il desiderio di tutti, maschietti e femminucce. E' il modo di manifestarlo che può essere letto e mal interpretato dalla "mano morta" di turno sul tram. E forse, a ben vedere, è proprio quella debolezza degli uomini a rendervi fiere.........eh eh eh eh eh!

    RispondiElimina
  20. Chi fa la mano morta sul tram non maleinterpreta un bel niente, e' un idiota che commette un ABUSO, cioe' una violenza, una cosa assolutamente non richiesta, che non compiace nessuno e prescinde dall'abbigliamento.

    RispondiElimina
  21. Io credo che le donne che lo fanno liberamente iano molte, basta fare un giro in internet per vederlo, e e lo fanno per scelta non ci trovo nulla di male, la sesualità è una prestazione come un altra ed è ora di smettere con il falso moralismo....
    Il racket invece, quello andrebbe combattuto fortemente, ma non rinchiudendo le povere ragazze sfruttate e etichettandole come soggetti pericolosi ( e pericolosi per chi poi? per le mogli cornute dei clienti finti benpensanti?) bensì cercando di colpire i vertici....
    Ma in Italia si ragiona così....dentro i tossici o il piccolo spacciatore che lo fa per comprarsi la dose e non i grandi trafficanti di droga
    ...dentro l'extracomunitario clandestino e non i funzionari corrotti che gli hanno timbrato i documenti falsi per entrare come finto turista (lavoro con gli straniaeri e molti arrivano così)
    ....adesso dentro le prostitute pericolose e fuori i trafficanti di donne che le schiavizzano....
    SEMPRE IL SOLITO FUMO NEGLI OCCHI....

    RispondiElimina
  22. Ieri Gad Lerner su Repubblica esprimeva bene il concetto. l'effetto "marketing ideologico". Finita la campagna elettorale giocata tutta sulla leva della paura e del decisionismo, iniziata la pulizia etnica di Rom, immigrati e senza tetto, sdoganata la sub cultura del 'mi faccio giustizia da solo' con le ronde a sinistrioidi, gay e diversi in genere, ora è iniziata la guerra alle prostitute "persone pericolose per la sicurezza e la pubblica moralità". Ipocrisia al potere, ma cosa non aspettarsi dalla destra? In Italia non esiste il reato di prostituzione di strada per cui sarà impossibile (per fortuna) dar seguito alla proposta di legge. Ma esitono 9 milioni di italiani che chiedono sesso a pagamento, e come per tutto il pacchetto sicurezza siamo alla politica dei proclami. Che importa, si deve soddisfare la domanda del corpo elettorale passando ancora una volta sul corpo delle donne, scaricando su di loro, su chi pensava di emigrare per lavorare nel nostro paese e cadendo invece nel raket della prostituzione, la responsabilità di corrompere il maschio.
    ;-) duccio
    PS se mettessimo in vetrina i clienti sputtaneremmo la classe politica, con tutto il rispetto per le prostitute!

    RispondiElimina
  23. Io propongo l'apertura di una casa chiusa piena di clienti. Poi, se ne potrebbe fare una per i cani di razza. E una per i parlamentari. Perché no una per i mafiosi? E che dire di militari e preti? Tutti rin-chiusi. Con un lucchetto in bella mostra, così ce li leviamo di torno, questi mantenuti sociali a cui dobbiamo pagare il pizzo (ovvero le tasse) per farli campare GRATUITAMENTE.

    B.

    RispondiElimina
  24. Quando si tratta di sesso la colpa è sempre della donna!!! Vi scrivo un esempio che stò vivendo in questo periodo. Mia moglie lavora per una multinazionale, è da molto tempo che il suo diretto superiore la infastidisce con avances insistenti e fastidiose e tutte le volte che, in maniera molto educata, lo riporta all'ordine, lui assume la mansione di responsabile, di "capo" e diventa agressivo e minaccioso. Dopo mesi e mesi (due anni) abbiamo preso la decisione di denunciare la cosa al responsabile del personale. Chiamata a rapporto dal personale, l'unica soluzione che hanno avanzato, è lo spostamento di mia moglie, perchè probabilmente ha interpretato male, o addirittura capito male. Le avances sessuali sono molto chiare! Non possono essere fraintese, non si stà parlando di lavoro, o di mansioni da svolgere. Fatto stà che ora siamo in una fase di stallo. Non sappiamo cosa accadrà.....vedremo.

    RispondiElimina
  25. Per Sergio: auguri a tua moglie e anche a te, spero che questa brutta storia si risolva per il meglio. Ma fossi in voi farei anche una chiacchieratina con un avvocato.

    RispondiElimina
  26. §§§SERGIO§§§

    potete fare una denuncia alla Procura della Repubblica. Non è previsto il licenziamento per questo. Se non ne avete la forza, rivolgetevi ad un avvocato per chiedere un "risarcimento per danni biologici" in soldoni, e quando i soldoni sono tanti, tantissimi, vedrai che "il capo" sarà visto con altri occhi; in fin dei conti, ci va di mezzo l'Azienda. Non dimenticare mai che esiste "l'immagine aziendale", la cavolata della "mission" e della "vision".
    Se proprio non ve la sentite, potete scrivere una e-mail alla casa madre della multinazionale (anche anonima, non vedo perché no) e avrete sicuramente una risposta. Il problema mobbing e stalking sono molto consideratI dai vertici che contano. Non vi fate sotto. Io ho fatto "andare in pensione" un primario del Forlanini di Roma con un volantino che ho scritto e che ho fatto firmare da una infermiera mia amica. Tutte le altre professioniste dell'ospedale l' hanno avallata dopo la denuncia appesa in bacheca. TUTTO, SERGIO, TUTTO SI PUO' E TUTTO SI DEVE FARE.

    AUGURONI

    B.

    RispondiElimina
  27. Dolcemente complicate, sempre più emozionate, delicate, tanto le potrai trovare li, con le loro notti bianche ma non saranno stanche neanche quando ci diranno ancora un altro si. :-) Ciao!

    RispondiElimina
  28. Certo ROBBE che sei antico....

    B.

    RispondiElimina
  29. Ma scusate. Io nn capisco. Dite che nn è giusto prendersela con le prostitute perchè dietro c'è un giro più grosso. Un po' come dire che se hai solo 500 grammi di cocaina non ti arrestiamo perchè dietro c'è qualcuno più grosso e se mettiamo in cella te poi lui trova subito come rimpiazzarti. E' un discorso viziato in origine. Chi delinque di poco o di molto va espulso. Chiusa la faccenda ed indipendentemente dal reato.
    Poi esiste una sacrosanta differenza tra CITTADINI e immigrati, ossia OSPITI, che mi sembra sciocco e miope voler azzerare. L'ospite è sacro fino a che si comporta bene, ma non ha i diritti del padrone di casa. E se a casa vostra succede diverso, me ne stupisco alquanto.

    RispondiElimina
  30. Inoltre, leggere tutto in chiave eccessivamente femminista nuoce a noi donne per prime, sono donna ma non mi sento in una "minoranza svantaggiata". Non dobbiamo commettere l'errore di imputare qualsiasi presa di posizione nei confronti di certe categorie come un affronto alla categoria "donne" o ci rimetteremo tutte. Si parla di prostitute come si parla di spacciatori = Gente che delinque. Nella categoria ci metto anche trans, gigolo, e ogni altra forma di mercenariato del corpo che vi può venire in mente.

    RispondiElimina
  31. Diventa la storia del nero che non lavora ma non lo puoi licenziare perchè se no sei razzista, del gay che fa casino ma che non puoi sfrattare perchè se no ce l'hai con gli omosessuali. O del padre islamico che impedisce alla figlia di frequentare le lezioni di nuoto a cui non puoi dire "cretino" perchè se no ce l'hai con gli islamici. Esistono regole in questo paese, create dai CITTADINI di questo paese. Le minoranze perseguitate, per il fatto di essere minoranze perseguitate NON si guadagnano il diritto di infrangere queste regole. Questo ritengo debba essere un caposaldo nella vostra testolina.

    RispondiElimina
  32. Grazie Belinda, non avevamo pensato ad una mail anonima ai "vertici".....
    SAI, LORO CI TENGONO MOLTO ALL'IMMAGINE. Mi auguro che l'azienda prenda la decisione giusta. ME LO AUGURO FORTEMENTE.
    Grazie anche a angelina66.

    RispondiElimina
  33. lara quand'è che ti dai alla prostituzione?
    a sentir te...è il lavoro ideale

    RispondiElimina
  34. Io, nella categoria "ingenuio" ti ci metto tu, LARA.
    Oltre al fatto che, secondo me, nei tuoi discorsi infrangi un sacco di regole.

    Buon anno (tutto sommato mancano ancora quasi 7 mesi per l'anno nuovo)

    B.

    RispondiElimina
  35. Ema è passata agli attacchi personali e Belinda è troppo stanca per argomentare. Buona notte a tutti.

    RispondiElimina
  36. Ci provo io ad argomentare, e poi vado a letto che' sono stanchissima.
    Vediamo se entra nella tua testolina (scusa, Lara, ma uso la tua stessa espressione, non te la prendere). Le prostitute NON delinquono perche' prostituirsi NON e' reato. Il problema, secondo me non e' che noi leggiamo le cose in chiave femminista; ma semmai che oggettivamente la maggioranza delle prostitute, e intendo quelle che battono i marciapiedi, non le altre, e' vittima dello sfruttamento e del commercio di esseri umani. Addossare la colpa a loro oltre che ridicolo e' miope: c'e' una offerta dove c'e' una richiesta. Dunque se ci da' tanto fastidio che le prostitute stiano in strada dovremmo prendercela con i clienti, che quel commercio alimentano, e col racket che organizza il traffico e ci guadagna. Non mi sembra un concetto difficile. Quanto agli immigrati non voglio aprire una querelle, ma mi sembra che fare di tutte le erbe un fascio sia sbagliato: il padre che non vuol mandare i figli in piscina sara' un cretino (e sono d'accordo), ma non commette un reato, e nei limiti della legge puo' esercitare la sua patria potesta' come gli pare. L' uomo che violenta una donna e' un CRIMINALE a prescindere dalla sua nazionalita' e dal suo grado di parentela con la vittima e va punito. Per conto mio lo terrei in galera per moltissimo tempo. Ma dire che le nostre strade sono pericolose perche' gli immigrati ti violentano e' una baggianata: io ho vissuto per molti anni a Palermo, in pieno centro storico, e ti assicuro che da nessun immigrato ho mai ricevuto neanche un commento volgare. Da molti autoctoni invece si'. E circolare in certe zone era ed e' pericoloso, ma non per la presenza di immigrati, che in linea di massima si fanno gli affari propri. Esarcebare lo scontro di culture non fa bene a nessuno, ma fa malissimo a noi, alla bellezza della nostra cultura. E viene usato dai furbetti come specchietto per le allodole. Propaganda politica a buon mercato, che soffia sul fuoco delle insofferenze. Alcuni ci cascano, e cominciano a criminalizzare tutto e tutti. Se queste persone (perche' sono PERSONE, prima di tutto) vengono in Italia a lavorare in nero e farsi sfurttare si dovrebbe almeno riconoscere loro un minimo di rispetto; eppoi almeno finche' non delinquono hanno tutto il diritto di restare dove sono. Ricordati che moltissimi italiani nel secolo scorso emigrarono, vissero e spesso morirono in condizioni vergognose.
    Io ho vissuto in altri paesi, e nessuno mai mi ha trattata con poco rispetto. Eppure tutti mi hanno chiesto della mafia, che non e' esattamante un circolo di bocciofili, e che abbiamo, purtroppo anche esportato. IO RIFIUTO di essere paragonata a certa merda, perche' di questo si tratta, e mi dispiacerebbe e mi umilierebbe molto essere trattata male in un paese straniero perche' la mafia e' un fenomeno italiano e io sono italiana. Per finire: essere "CITTADINI" di questo paese non ci da' diritto di essere piu' criminali degli altri. Perche' se uno mi violenta, o viene a rubare a casa mia non mi importa un fico secco quale sia la sua nazionalita'. Mi importa che venga punito. La merda e' merda, e non e' che quella degli altri puzzi di piu'. Eppure evidentemente per molti e' cosi': infatti della donna violentata da un romeno o della ragazza uccisa da una straniera si parla per settimane o per mesi; della tredicenne marocchina violentata da un italiano si parla al massimo due giorni.
    Buona notte

    RispondiElimina
  37. BASTA.
    La verità è che la violenza sulle donne DEVE finire.
    Di qualsiasi violenza si tratti.
    Ed è ora che si smettano tanti discorsi sulle categorie, come nel caso delle prostitute. Le donne sono vittime predilette della violenza da sempre ed è ora che questo finisca.
    Bambine, giovani, adulte, anziane, per bene o "svergognate".
    Siamo persone, esseri umani, esattamente come gli uomini, ma paghiamo sempre un prezzo molto più alto di loro, troppo alto, anche quando non abbiamo colpa.
    E' ora che da qualche parte cominci a levarsi più di una voce autorevole che dica che tutto questo DEVE finire. Ne va della dignità di ogni essere umano.
    P.S.
    A proposito di Chiesa, un recente documento della congregazione per la pastorale dei migranti, ebbene si esiste, è stata una delle poche voci a dire chiaramente che sono i clienti e gli sfruttatori che dovrebbero essere colpiti dalla legge, non le donne sfruttate. E che queste ultime dovrebbero essere aiutate ad uscire da quella schiavitù infame.
    Non solo, afferma che nonostante sia considerato il mestiere più antico del mondo e che ci sarà sempre, come comunemente ci viene propinato, essendo una schiavitù infame e lesiva della dignità e dell'integrità della persona umana, la riduzione in schiavitù di prostituzione va combattuta e, finalmente, estirpata.

    RispondiElimina
  38. E capisco e sono d'accordo con te Angelina quando dici come ho detto io che l'ospite è sacro fino a quando si comporta bene. Ma quello che volevo evidenziare, è che a forza di proteggere certe categorie in nome di un'uguaglianza che abbiamo creato per noi si consente loro di trasgredire a regole a cui noi invece dobbiamo sottostare. Il mussulmano (ospite) nella pratica ha la facoltà di ritirare sua figlia dalle lezioni in piscina. E dalla recita di Natale. E dalla lezione su Dante Alighieri (paradiso, inferno e purgatorio). Ora ti chiedo: io italiana, posso ritirare mio figlio da lezioni di scuola sulle quali non sono d'accordo? La risposta è NO, perchè la scuola è un obbligo.

    Sulle prostitute. Se il problema è il cavillo della legge, comunque ADESCANO, per questo delinquono e per quello vanno punite. Almeno fino a quando non cambiamo la legge (cosa che io auspico). Mi spiace di cuore che lo facciano per tristi storie personali, ma non possiamo mettere psicologi al posto dei carabinieri. O meglio, mi piacerebbe molto che quando metto la macchina in divieto di sosta, interveniste in mio favore per dire che schiacciata dagli impegni quotidiani nn avevo il tempo materiale di metterla da un'altra parte e convinceste il vigile che ne avevo tutte le motivazioni, ma mi sembra di capire che per funzionare una società ha bisogno di certi paletti purtroppo indipendenti dai problemi personali.
    La mia posizione su tale argomento è riapriamo le case chiuse e non puniamo nè prostitute nè clienti a meno che non evadano le tasse. Ma fino a che tale legge non c'è e l'adescamento è reato, è necessario far rispettare tale legge, come tutte le altre.

    RispondiElimina
  39. La curia di Viterbo ha negato il matrimonio religioso a due giovani perchè lo sposo è paraplegico e impotente. Da notare che i due interessati sono coscienti della situazione e consenzienti. Quindi è una loro libera scelta.
    Ora, io mi chiedo e chiedo a chi di queste cose ne sa più di me, come sia possibile una tale decisione se si considerano alcuni fatti , oltre alla profonda crudeltà della decisione e mancanza di qualsiasi “pietas”.

    Per prima cosa, la chiesa cattolica ha da sempre, a quanto mi consta, propagandato la castità e anzi mette spesso in evidenza nel suo magistero l’esistenza di coppie che liberamente scelgono la castità nel matrimonio. Quindi non è vero che il fine primario ed unico dell’unione sia solo quello procreativo. Con questo concetto sarebbero da considerare coerentemente nulli o da negare anche i matrimoni con donne in postmenopausa e quindi non più atte a procreare. In un mondo che vede le speranze di vita oltre gli 80 anni, non mi sembra nè logico nè sensato.

    Dal mio punto di vista ( ma si sa il mio è un parere da agnostico...) inoltre e soprattutto il matrimonio e qualsiasi unione del genere non poggiano solo sui rapporti sessuali
    stricto sensu , dato che possono anche essere considerati tali se si annoverano nella sessualità tutti quegli atti di tenerezza , affettuosità fisica e dono del piacere che stanno a lato della semplice e sola penetrazione . Non è necessario che espliciti oltre.

    Quindi la chiesa mostra in questa decisione anche una ignoranza totale della sessualità com’è oggi intesa alla luce dell’evoluzione scientifica, medica , sociologica e psicologica moderna.
    Inoltre, la chiesa continua a ledere la libertà personale dei suoi fedeli, mettendo sempre il naso nella sfera del tutto privata , cioè di preferenza sotto le lenzuola dettagliando con pruriginosa minuzia atti e comportamenti , ignorando che il mondo ha camminato parecchio dai tempi durante i quali le spose avevano le camicie da notte col buco e la scritta ricamata “ non lo fo per piacer mio, ma ...”.

    Questo atteggiamento retrivo poi dà il segno della continuata considerazione chiesastica della donna come semplice fattrice , negandole la parità sessuale ed il diritto al medesimo bouquet di soddisfazioni di affettuosità e piaceri che riconosce all’uomo.
    Inoltre la negazione della sessualità in tutte le sue forme e corollari, come se fosse del tutto contro natura ed il piacere sessuale uno sbaglio del creatore.

    Trovo il fatto altamente significativo e di grande gravità sul piano personale e sociale in un mondo che poi, tra l’altro , anche nella cattolica Italia fa quel che gli pare specie in materia sessuale..

    RispondiElimina
  40. Grazie per il complimento.........l'antichità ha molto da insegnare, specialmente oggi che si guarda sempre troppo in avanti e ci si rivolge al passato solo per prendere in prestito definizioni e dotte citazioni. Poi però nessuno ha la minima cognizione di se stesso anche se scrive fiumi di parole per poter cambiare il mondo. Bye!

    RispondiElimina
  41. Lara, non so di quanti mussulmani tu abbia esperienza diretta. Io ho molte amiche insegnanti, e dai loro racconti non mi pare che il fenomeno del ritiro da certe lezioni sia molto diffuso. In ogni caso, l' espressione "uguaglianza creata per noi" e' una contraddizione in termini. Se esiste, infatti, esiste per tutti. E a proposito di prostitute: il cavillo, come lo chiami tu, e' cio' che di fatto legittima la prostituzione. E ripeto: le prostitute adescano perche' qualcuno le ha messe sul marciapiede (e gli uomini "adescati" non passano certo di li' per caso). Sono, insomma, VITTIME. Tu, invece non sei vittima quando posteggi in divieto, perche' nessuno ti costringe a farlo. E non si tratta di mettere psicologi al posto dei carabinieri. Si tratta di restituire dignita' a chi non ha piu' diritto di averne una; perche' se lei non ubbidisce qualcuno la ammazzera' di botte o sterminera' la sua famiglia nel paese d'origine.
    Questa gente ha il diritto di essere aiutata a rifarsi una vita, dandogli la possibilita' di trovare un lavoro e/o di tornare nel paese d' origine, e incentivando la delazione contro gli aguzzini, ma deve essere possibile farlo in maniera rapidissima, diciamo nel giro di pochi giorni, prima che qualsiasi ritorsione abbia luogo.
    Sulla riapertura delle case chiuse ho molti dubbi. Ti ho gia' detto cosa penso dei controlli sanitari.
    L'Italia e' un paese dove grandi organizzazioni criminali prosperano con ogni tipo di traffico illecito, e dove diversi membri del parlamento hanno quanto meno una certa contiguita' con tali organizzazioni e ne prendono i voti. Non parliamo dell' evasione fiscale, che e' praticamente lo sport nazionale. Mettere delle donne in gabbia non risolve il problema, temo: figurati se uno che fa commercio di esseri umani si preoccupa. Al massimo metterebbero su qualche attivita' di facciata (come fanno anche adesso), ed esporrebbero una o due persone con permesso di soggiorno; il resto continuerebbe esattamente come prima, sulla strada o dietro le quinte, con le minorenni e tutte le altre "tristi storie personali", tanto la dignita' noi la abbiamo creata per noi.
    Per il resto sono totalmente d'accordo con Eli: la violenza sulle donne e la riduzione in schiavitu' devono finire, punto e basta. Il commercio dei nostri corpi e' degradante, a prescindere dal passaporto che abbiamo in tasca. Ed e' ora che i signori "ospiti paganti" imparino a prendersi la responsabilita' delle proprie azioni.

    RispondiElimina
  42. @ SERGIO: esiste il reato di violenza sessuale, anche se verbale, anche per una carezza o un bacio non voluti
    ;-) duccio

    RispondiElimina
  43. L'esperienza dei mussulmani è direttissima. La faccenda della piscina si è svolta nella classe di mio figlio. A me comunque preme stabilire "il principio". Mi spiego meglio. Vivo nell'Emilia rossa e per anni ho abbracciato le tesi e le idee della sinistra in tutti gli ambiti della mia vita e con sostegno e appoggio totali. Poi mi sono accorta di alcune falle (che esistono probabilmente in tutti i sistemi di pensiero). Il ricercare sempre la causa del perchè qualcuno delinque (che in sè e per fini sociologico-filosofici è sacrosanta) porta ad un relativismo del giudizio che crea inevitabilmente profonde ingiustizie. Mi preme pertanto cercare di RI-demarcare quella linea che separa il lecito dall'illecito. Se non è più la legge in vigore, dove tracciamo tale linea? Ho fatto l'esempio del divieto di sosta perchè è lo stesso principio (infrazione diversa, pena proporzionalmente diversa). Magari sono stata "costretta" dagli eventi di quel giorno a parcheggiare dove non si può, e per dire che sono o non sono stata costretta tu vigile, o tu angelina, dovresti conoscere quegli eventi per formulare il tuo giudizio. Ma ritengo che NON SOLO non sia attuabile indagare su ogni caso di delinquenza sui motivi che lo hanno prodotto, ma che sia anche SBAGLIATO il concetto di "relativismo di giudizio" perchè finisce per creare sacche giustificate di illegalità, e per finire un gran caos dove nessuno ha più chiaro cosa si possa fare e cosa no.
    E credo che la linea di demarcazione tra il lecito e l'illecito DEBBA essere fissata nelle leggi in vigore. Che possiamo cambiare e discutere, ma la cui applicazione fino a tale cambiamento è imprescindibile, per tutti, indipendentemente da cultura, storia personale, motivazioni varie.
    Mi appassiona la vostra discussione e vi ringrazio per aver scambiato le vostre opinioni e datomi la possibilità di esprimere le mie.
    Sulla faccenda del paraplegico in effetti nn ci trovo un gran senso nella posizione della Chiesa. Mi sembra un inasprimento gratuito di certe posizioni che non trovano un fondamento reale, un po' come quando hanno rifiutato il funerale a Welby.

    RispondiElimina
  44. LARA
    Non credo occorra chiamare in causa il relativismo (culturale, immagino tu intenda…) per spiegare e/o giustificare questo e/o quel reato e/o non reato e/o.
    Quello che a me pare manchi, è una definizione di reato. Collocare il termine in un contesto completamente nudo. Faccio a meno, come vedi, del relativismo. Non mi sposto nemmeno verso il determinismo. La domanda è: perché un uomo che uccide tante persone viene chiamato “serial killer” in àmbito squisitamente civile, mentre, invece, lo stesso gesto viene “decorato” se attuato in uno scenario di guerra. Qualsiasi risposta tu vorrai darmi, non potrai fare a meno del relativismo.


    Saluti da Roma

    B.

    RispondiElimina
  45. Per Fausto Paladini: sulla chiesa avrei molto da dire, e non voglio farlo adesso. Direi che parte qualche lodevole iniziativa (come quella di cui parlava Eli) che si perde come una goccia nell' oceano, il resto e' un mix di conservatorismo bigotto e pervicace attaccamento alle rendite di posizione.

    Per Lara, fa piacere anche a me lo scambio di idee. Passa pure di qui quando vuoi. ;-)
    E sono d'accordo con te sul principio che la legge segni il confine tra lecito e illecito. Ma le leggi sono fatte da uomini, e invecchiano come tutto il resto. Questo puo' e deve garantire una certa elasticita' nella loro applicazione, perche' anche il diritto puo' diventare abuso (summum ius, summa iniuria, ricordi?). In soldoni, Lara: se fossi l' insegnante di quella bambina (non bambino, eh? Eva, ancora una volta.....) preferirei che rinunciasse alla piscina piuttosto che alla scuola. Perche' se il muro, assolutamente leggittimo, contro la decisione del padre causasse, per esempio, un abbandono scolastico forzato, alla fine ci rimetterebbe lei e lei soltanto.
    buona domenica

    RispondiElimina
  46. Io ho qualche problema a definire le prostitute persone pericolose per la pubblica moralità, perchè secondo me la "pubblica moralità" non viene violata da un manipolo di DONNE scollacciate che si assiepano sui marciappiedi di determinate strade, ma viene violata da COLORO CHE COSTRINGONO QUELLE DONNE A STARE SUI MARCIAPPIEDI. Per questo motivo la prostituzione (odiosa come il commercio di esseri umani) può essere sconfitta solo perseguendo gli SFRUTTATORI. Punire le prostitute, a mio avviso, è un' ulteriore sopruso per quelle poverine. Il male va estirpato alla radice con politiche serie volte alla repressione degli schiavisti e al recupero degli schiavi.
    Io sono contrario a considerare gli immigrati degli OSPITI, la stragrande maggioranza di essi viene per lavorare, alcuni sono fortunati e riescono a lavorare in maniera regolare, altri ,molto meno fortunati, riescono a lavorare solo a nero. I più fortunati avendo un lavoro regolare riescono ad integrarsi molto più facilmente rispetto a chi viene sfruttato nei campi o nelle imprese edilizie.

    RispondiElimina
  47. lara che attacco personale ti ho fatto?
    bo...
    allora se dirti di andare a fare la prostituta è un attacco personale, forse non è così bello come volevi farci credere...tanto da farti chiedere se 'forse 'hai sbagliato mestire'[cit.]

    RispondiElimina
  48. Belinda: Non mi sembra di cadere nel relativismo se faccio un enorme distinguo tra le due casistiche che citi, serial killer e soldato.
    Nè mi pare di cadere in contraddizione se dico che sparare a un bambino di 3 anni è palesemente sbagliato mentre i partigiani hanno fatto più che bene a togliere di mezzo qualche fascista. Vuoi forse sostenere che uccidere è sbagliato SEMPRE? Non sono d'accordo. Mi rendo conto di aprire una polemica infinita ma ritengo lecito e giusto l'utilizzo anche dell'omicidio in certi casi. La difesa di libertà, affetti, casa, patria (nonostante l'uso pessimo che si è fatto nella storia di tali ideali) da aggressori rimane un motivo più che lecito per utilizzare anche l'omicidio se necessario. E senza sentirmi MINIMAMENTE in colpa per tale opinione.
    Per Angelina: No. Di principio dobbiamo cambiare la legge se sbagliata. Non legittimare un'applicazione arbitraria. Almeno qui che si discute di principi.
    Paolo: chiarisco il concetto che intendo di ospite. Se tu fossi ospite a casa mia, mi darei un sacco da fare per farti da mangiare e per farti stare bene. Ti metterei a disposizione la mia toilette e il mio balcone. Ma rimarrei alquanto perplessa se tu ti sentissi in diritto di farmi cambiare la disposizione dei mobili perchè quella che ho non ti soddisfa. E il passaggio da ospite a padrone di casa (mia, almeno) non presuppone solo una condivisione di bollette, ma un'identità di intenti e di valori un po' più ampia.
    Ema: fare la prostituta sulla strada non è il sogno di nessuna. Ma che ci siano prostitute da invidiare per guadagni e tenore di vita (complemento di limitazione) è altrettanto vero.

    RispondiElimina
  49. Sarebbe bello se la prostituzione non ci fosse, se non vi fosse scambio tra carne e denaro (e potere etc).
    Sarebbe bello soprattutto per gli uomini perché avrebbero gratis quello per cui invece devono pagare.

    Perché c'è? Perché esiste un divario nel desiderio (dovuto alla natura o alla cultura, lascio perdere).
    Per coprire quel divario o le donne si mettono a farlo tanto e gratis o gli uomini si rassegnano e si adeguano.

    Chi ha qualcuna deve accettare quel che passa il convento (che può anche non passare nulla senza che l'uomo possa dir niente). Chi non ha nessuna resta continente. Questa è la conclusione inevitabile che però è un po' duretta da annunciare. Infatti la continenza (benché non coincida con la castità) è una cosa durissima e i/le vari/e moralisti/e in ascolto dovrebbero saperlo.

    Milioni di italiani dovrebbero stare continenti o trovarsi qualcuna, ma anche per avere qualcuna bisogna pagare, poco o tanto. Perché i nostri padri volevano farci l'Alfa o il Cooper o (almeno) il Mini Minor (che però tra l'altro non aveva neanche i sedili ribaltabili - masochismo terribile...!)? Per rimorchiare (c'è bisogno di dirlo?)
    Più sei ricco, più sei in alto (potere, fama) e più hai sesso. I barboni non ne hanno.

    Certo, se diciamo che questo è falso allora il discorso si chiude.

    La prostituzione che scandalizza è solo quella da strada e solo sui clienti della strada pesa la vergogna e scattano sanzioni. Nessuno chiese sanzioni contro Onassis che si era garantito per iscritto almeno 6 prestazioni al mese (mi pare) dalla vedova Kennedy. E gli Onassis e le Jacqueline (pur in formato minore) sono milioni.
    Quanto agli sposati, a suo tempo avevano diritto al sesso. Ma quell'era è finita. Tua moglie ti può imporre la castità a vita. Ma è una cosa troppo tragica da riconoscere e allora conviene dire le bugie e fingere che non sia così. E' una verità che i mass media e le femministe non raccontano mai.

    Non che tutte facciano così, ma tutti gli uomini si trovano sotto quella spada di Damocle, minaccia che incombe sulla loro vita sessuale (e quindi psicoemotiva e passionale) come sulle donne in età classica incombeva il potere del marito di vita e di morte (come si usa credere). Non che tutti i mariti ammazzassero la moglie, ma... ci siamo capiti.
    Gli uomini pagano per il sesso perché non lo trovano gratis e non lo trovano perché è nell'interesse delle donne farsi pagare.

    La causa della prostituzione è il divario del desiderio che mette nelle mani delle donne la possibilità di estorcere denaro per ciò che dovrebbero e che potrebbero dare gratis. Nell'insieme non lo hanno mai fatto e non lo faranno mai gratis. Quando la prostituzione passa dalla strada al grande albergo, cade ogni condanna perché diventa invisibile e molto più costosa, più elegante.

    Le donne sono le principali responsabili e colpevoli della prostituzione. Il ricattato è chi paga non chi si fa pagare.
    Certo gli uomini hanno una scelta: la continenza e la dipendenza (umiliante e alla fine castrante). La dipendenza è una cosa molto brutta: le donne rifiutano quella economica ed ogni altra dipendenza. E fanno bene.
    Quanto alle sanzioni si intende che debbano colpire i maschi. Come dire: "Spacciatrici fuori e tossici dentro!".
    E' che la donna è davvero priva di responsabilità, proprio come dicevano i maschilisti. Essa non risponde mai di ciò che fa. Mai. Lei è la vittima eternamente innocente.

    RispondiElimina
  50. http://jonathanx.altervista.org/

    RispondiElimina
  51. Fabio...cosa penso della pedofilia femminile...La trovo ugualmente ripugnante, in quanto esercizio di sopraffazione psicologica e fisica, ma tanto più grave perchè verso un minore, cioè un essere che non ha completato la costruzione della propria identità. Cosa vuoi che ne pensi?

    RispondiElimina
  52. Sulla prostituzione alimentata dal "darla via poco" delle donne...gli equilibri tra uomini e donne sono fragili e spesso messi in discussione dagli uni o dalle altre. Ma a nostro parziale discapito ricordo che la più semplice conseguenza dell'atto sessuale da millenni ricade in primis su di noi, sul nostro corpo e sulla percezione che la società ha di noi. Su di voi solo in seconda battuta e solo se siete abbastanza sensibili. Non è forse una scusante nell'epoca dei contraccettivi, ma milioni di anni di storia hanno lasciato nel DNA la necessità di una previa valutazione del partner e una maggiore consapevolezza delle conseguenze, ergo, una selettività più marcata, e anche un occhio più attento alle capacità di mantenimento (che una volta erano difesa della caverna) del maschio. Ad ognuno il suo ruolo, ma sinceramente invidio il vostro.

    RispondiElimina
  53. Fabio ti cito: "Gli uomini pagano per il sesso perché non lo trovano gratis e non lo trovano perché è nell’interesse delle donne farsi pagare. (...)
    La causa della prostituzione è il divario del desiderio che mette nelle mani delle donne la possibilità di estorcere denaro per ciò che dovrebbero e che potrebbero dare gratis. "

    Per educazione ti dico soltanto che non mi trovi per niente d'accordo e che della liberta' sessuale non hai capito granche'.

    Una donna non "dovrebbe" proprio niente. Almeno non nel 21esimo secolo. Magari e' per quello che molti di voi non rimorchiano o si fanno venire l' impotenza: e' che proprio non hanno la benche' minima idea del fatto che le donne non sono tenute a dare un bel niente, se non ne hanno voglia. Stesso discorso vale, ovviamente per voi uomini. Sintonizzati. Avrai piu' chances con tua moglie (se ne hai una) e rimorchierai di piu' se non ce l' hai.

    P.S. Ovviamente la pedofilia e' un atroce delitto, chiunque ne sia il responsabile. Ma estrapolare una frase da un contesto che voleva dire tutt'altro e' infantile.

    RispondiElimina
  54. Cioè pensavo riguardasse anche i maschi..

    RispondiElimina
  55. Ah, io pensavo (e speravo) che la legge riguardasse solo i maschi, ci ho fatto pure un articolo sul mio blog...

    RispondiElimina
  56. angelina66, dici che: "le donne non sono tenute a dare un bel niente, se non ne hanno voglia. Stesso discorso vale, ovviamente per voi uomini"... ciò che dici è sacrosanto. Poi però se vai a vedere un uomo che non fa regali, o che non dà carezze, o che non accompagna a fare shopping o che non vuole avere figli, ecc... viene etichettato come un mostro, un poco di buono... e chi più ne ha... eppure anche noi "se non ne abbiamo voglia", in teoria, dovremmo sentirci in diritto di non fare alcunchè.

    Come vedi, in linea di massima, esiste un concetto di giustizia e di parità, ma non è concretamente applicabile. L'uomo (inteso come maschio) è a volte un'aberrazione di natura, ne sono consapevole, ma così come noi dovremmo essere ben disposti a riconoscere i vostri sacrosanti diritti e a fare ciò che è in nostro potere per garantirvi libertà, uguaglianza e giustizia, anche voi dovreste fare qualche piccolo sforzo per cercare di comprendere quelle differenze che ci rendono, a volte, così incomprensibilmente uomini.

    Fabio sta cercando di dire che la condizione di uomo "single" non è facile. A livello psicologico sapere di non poter "sfogare" un istinto che nasce dentro è debilitante, frustrante... ti rende la vita un martirio facendoti sentire diverso, inadeguato, fallito...

    Alcuni uomini traducono questi sentimenti in violenza. Questi uomini vanno colpiti duramente e va sradicata la cultura che considera la donna come un oggetto o una preda.

    Altri uomini invece soffrono in silenzio. Questi uomini vanno compresi e non considerati dei piccoli mostri.

    Per ricollegarmi al discorso del blog, non credo che le idee portate avanti da questo governo risolveranno qualcosa, anzi, esaspereranno gli animi e basta. Il mercato della prostituzione è una realtà milionaria che andrebbe destrutturata prima di fare facili perbenismi: "Oh che schifo, c'è una battona sotto casa!!". Peccato che la gente voglia solamente spazzare la polvere sotto al tappeto... l'importante è l'apparenza.

    RispondiElimina
  57. Io penso che dovrebbero anzitutto essere puniti (e severamente) i clienti delle prostitute minorenni.

    RispondiElimina
  58. DMF, mi pare che il discorso che faceva Fabio fosse abbastanza diverso dal tuo, che trovo molto piu'condivisibile. Io non considero mostri gli uomini (sicuramente non la maggior parte di loro), ma i violenatatori li considero criminali, e onestamente non ho molta stima di quelli che vanno a prostitute, anche se in teoria potrei capirne il "bisogno".
    Questo perche' IL PIU' DELLE VOLTE dietro la prostituzione c'e' un feroce commercio umano, che non credo sia giusto avallare, oltre, ovviamente, all'idea che il corpo di una donna si possa comprare. E lancio qui una provocazione: scommetto che se alle stesse persone che dicono si'alla riapertura dei bordelli proponessimo anche di aprire bordelli di uomini/trans/viados direbbero in maggioranza di no.
    Neanche io credo che questo governo sia in grado di fare alcunche', eccetto che facile populismo. In ogni caso ognuno ha il governo che si merita, e un popolo che si scandalizza della prostituta sotto casa ma non del cliente in fila si merita proprio questo.
    Buona giornata

    RispondiElimina
  59. Questo governo si sta occupando di pubblicità e non di risolvere i problemi. Se è il mestiere (la prostituzione)più vecchio del mondo non si estirperà con una legge. Una maggiore libertà sessuale forse può migliorare le cose, al contrario la maggiore ( e migliore) offerta (a prezzi "buoni") rende il tutto più difficile. Chi ha soldi comunque investirà in "prestazioni" (quindi solo i poveri devono "astenersi?). Vero comunque che nascondere la polvere sotto il tappeto non serve, mentre è quello che si vorrebbe fare. Sarebbe già un grande passo avanti toglire le minorenni dalla strada, e le leggi già ci sono.
    Tornando al governo, consiglio a tutti di vedere sul mio blog "nutria e nutrie", per capire la politica (col partito della nutria che ride...)

    RispondiElimina
  60. A parte che la prostituzione è maschile e femminile, la prostituta in se (o l'equivalente maschio) non è pericolosa.
    Pericoloso per la società è l'indotto criminale che dalla prostituzione trae guadagno.
    Ugualmente criminale è pagare il sesso ad un/a adolescente ridotta/o in stato di schiavitù.
    Inaccettabile è che degli interi quartieri diventino la fiera notturna di allupati, guardoni e cretini di ogni genere.
    Questi sono i problemi che secondo me vanno combattuti senza mezze misure.
    Poi, se rimarrà qualcuna/o a prostituirsi per sua libera scelta, nulla in contrario, ma che lo facesse in casa sua o in appropriato luogo di lavoro, ovviamente a sue spese e pagando le tasse.

    RispondiElimina
  61. E' soltanto ipocrisia addossare alle donne la colpa del mercato della prostituzione. Lo scrittore G.B.Shaw in una sua commedia diotraca che la prostituzione segue le leggi del mercato: è in crescita se aumenta la domanda, è in calo se la domanda diminuisce, cioè se mancano i clienti. Se ne deduce che i veri sfruttatori delle prostitute sono i clienti. Nel 1600 il Riformatore Protestante Giovanni Calvino nella sua Ginevra ordinò che fossero perseguiti penalmente le prostitute e i loro clienti. Nel 2008, la cattolica Italia assolve i clienti e, pur nella conapevolezza che la maggior parte delle donne che si prostituiscono sono solo delle vittime, non esita a perseguirle penalmente. Al danno si aggiunge la beffa. Se si dovessero arrestare i clienti della prostitute, quanti mariti esemplarii resterebbero in circolazione?

    RispondiElimina
  62. E' soltanto ipocrisia addossare alle donne la colpa del mercato della prostituzione. Lo scrittore G.B.Shaw in una sua commedia dimostrava che la prostituzione segue le leggi del mercato: è in crescita se aumenta la domanda, è in calo se la domanda diminuisce, cioè se mancano i clienti. Se ne deduce che i veri sfruttatori delle prostitute sono i clienti. Nel 1600 il Riformatore Protestante Giovanni Calvino nella sua Ginevra ordinò che fossero perseguiti penalmente le prostitute e i loro clienti. Nel 2008, la cattolica Italia assolve i clienti e, pur nella conapevolezza che la maggior parte delle donne che si prostituiscono sono solo delle vittime, non esita a perseguirle penalmente. Al danno si aggiunge la beffa. Se si dovessero arrestare i clienti della prostitute, quanti mariti esemplarii resterebbero in circolazione?

    RispondiElimina
  63. L'equazione prostituta=schiava è una stupidaggione.
    Nasce dal falso e ipocrita e cattolico presupposto che una donna non può provar piacere dal fare sesso con molti uomini e che non possa voler farsi pagare per questo.
    Come se tutte le donne avessero la scala di valori fissata per ocntratto dalle benpensanti. Se così fosse non ci sarebbe lafila alle selezionio per modelle, cunbiste, escort e veline che altro non sono che una forma più delicata di commercio del proprio corpo.

    Le prostitute, volontarie, sono sempre esistite in ogni tipo di società e cultura.
    ESATTAMETNE come esisteranno sempre donne che si sposano per interesse, per potere o per sicurezza.
    Voler terminare la prostituzione non è soltanto utopico: è perfettamente idiota e controproducente.
    Si tratta sempcliemente di fermare la prostituzione "obbligata" ovvero quella quota (grande in Italia minimale nei paesi dove è liberlaizzata) di prostituzione forzata.
    E l'unico metodo per farlo è legalizzare laprostituzione volontaria.

    Quanto al discorso "ma non hanno i soldi" è doppiamente ipocrita. Evidente al di là di ogni dubbio che ad obbligare la povera alla prostituzione NON è il cliente ma la fame. Chi vuole combattere quel fenomeno combatta la povertà, e invece di invocare gogne e belinate fascistoidi e inutili si "spogli" di ogni bene e dia da mangiare alle poverette.

    Volete cmbattere la postituzione schiavista? Liberalizzate quella volontaria.
    Volete veder rpoliferare violenza e schiavismo? Vietate quella volontaria.
    E' questo e nient'altro il paradigma.

    RispondiElimina
  64. " ESATTAMENTE come esisteranno sempre donne che si sposano per interesse, per potere o per sicurezza" .... cito Luca....
    Luca, dimmi: invece gli uomini si sposano sempre e soltanto per amore, vero? tutti maritini perfetti, che le altre donne neanche le guardano mai, vero?

    Dici che ad obbligare la prostituta non e' il cliente ma la fame. E il cliente in tutto questo che parte ha? quella del principe azzurro che disinteressatamente aiuta la poveretta? E che mi dici del racket? anche quello lo fa per beneficenza? per dare un futuro alle quindicenni affamate? mannaggia, sempre colpa di Eva.... sempre lei.... cosi' avida di soldi....
    LA vera stupidaggine ti dico io qual e': rifIutarsi di vedere l' equazione: PROSTITUZIONE= SCHIAVITU'. Volete una scusa per andare a puttane con la coscienza pulita? Ma se non siete neanche capaci di ammettere che ci andate! Certo, deve essere difficile ammettere di essere dei falliti, perche' chi va a prostitute e' solo un infame, piccolo uomo, un nessuno che non ha altre chances. Uno che puo' possedere, forse. Ma non rispettare, non amare.
    Quanto alla liberalizzazione della prostituzione volontaria, quella e' una "belinata" doppia: la prostituzione da appartamento, per intenderci, esiste gia' e non ci sarebbe modo alcuno di controllarla. L'altra non si puo' liberalizzarla, perche' e' in mano alla malavita, che non ha nessun interesse a regolarizzare un bel nulla. Cosa pensi che faccia un magnaccia: restituire il passaporto alle sue donne, e fornirle di permesso di soggiorno, pagando tasse, contributi, assicurazioni?
    Ma torna nel paese dei balocchi, va, Biancaneve ti attende....

    RispondiElimina
  65. Per Vera: come puoi vedere da certi commenti il concetto di domanda-offerta e' molto difficile da digerire...

    RispondiElimina
  66. Cara angelina.
    Gli uomini si sposano per i più diversi motivi, come le donne.Si sposano per paura della solitudine, per status sociale, per avere un "oggetto bello" da mostrare, e, sebbene più rararamente, per interesse. Non commetta l'errore di credermi meno caustico col sesso maschile. Siamo animali, tutti, non dobbiamo mai scordarcelo.
    La prostituta che ha fame tra me e lei che la vediamo, pensiamo "poveraccia" e tiriamo dritto e il cliente che si ferma preferisce cento volte il cliente. Ci rifletta. Il cliente non è un principe azzurro,ma non la costringe, non è lui la causa, la causa è la POVERTA' che dipende da un elevato numero di fattori indipendenti dal cliente.
    Per intenderci.
    Chi fuma Matjuana sa benissime che finanzia traffici illeciti di narcotrafficanti che uccidono e che aiuta mafia e altra associazioni criminali. Secondo il suo "schema logico" chiunque fumi Marjuana è colpevole dei reati della mafia.
    Oppure chiunque compri prodotti made in china è resopnsabile del dumping sugli operai della Rep Pop.
    Sono completamente persuaso che sarà convinta anche lei che è una, mi permetta, boiata.
    Mi preme rassicurarla sul fatto che grazie a un aspetto moderatamente piacevole, una cultura moderatamente ampia, un'intelligenza sufficientemente sviluppata ed un'età ancora giovane (sebbene contrastati da una non molto ridotta modestia) non ho necessità di pagare donne per convincerle a venire a letto con me.
    Il fatto stesso che lei riconocsca che chi va a prostitute spesso ha problemi gravi (solitudine, incapacità di amare e essere amato) dovrebbe indurla a riflettere sulla stupidaggine colossale che è punire il cliente. E' per certi versi speculare a punire il drogato perchè si droga.

    Quanto alla liberalizzazione mi permetta di farle presente che del mondo della prostituzione, Lei, con piena evidenza non sa veramente nulla.
    Liberalizzare non significa permettere chiudendo occhie e orecchi ma anche regolarizzare, vada a studiarsi i modelli tedesco e olandese e scorga le differenze col sistema italiano.
    Dopodichè si faccia un giro nella 'città vecchia' e chieda alle signorine da dove vengono. La maggioranza saranno rumene che non necessitano di alcun passaporto e che fanno il mestiere in totale e piena volontà.
    Quanto ai "magnaccia" quelli sì possono essere colpiti con facilità, senza necessità di ritorsioni verso clientie prostitute.
    Quanto al paese dei balocchi, piuttosto perchè non esce lei dal mondo dei moralisti benpensanti, e si fa un giro nelmondo reale, dove la sconvolgerà, esistono persino persone con un' etica differente dalla sua.
    Che ritengono corretto un pagamento congruo in cambio della prestazione del corpo.
    Ricordandole che è molto fascista, ed anche cattolico, ritenere che tutti abbiano la nostra stessa morale, le ricordo le uniche due scelte che può fare: 1)prostitute malpagate, schiavizzate, derubate 2) prostitute libere, sane, che prendono la maggiorparte dei soldi che guadagnano.
    Una terza via non esiste.

    Cordialità vive et assortite.
    Ps.La colpa è del serpente, non di eva e non di adamo.
    Pps. La mi ricorda un pochino le femministe di una volta che sostenevano "porno=stupro". Incidentalmente furono proprio le attrici a ribellarsi. Ma gli venne dato retta e le pornostar divennero straniere mal pagate.
    Il moralismo danneggia SEMPRE e SOLO le presunte vittime, si ricordi.

    RispondiElimina
  67. Vera.
    Se si inziasse ad arrestare i clienti ci rimetterebbero principalmente le lucciole.
    La carenza di domanda abbasserebbe i prezzi e manterebbe costante il numero di dsperate.
    Le più povere morirebbero (nel senso letterale) di fame. Le altre sarebbero costrette a fare prezzi di favore ai pochi che si arrischiano a prendersele. I pochi che, ovviamente, continuerebbero ad essere i ricconi che se presi potrebbero comunque pagarsi un avvocato.

    E questo glielo dico senza sottolinearle la difficoltà oggettiva di "beccare" un cliente, data la difficoltà probatoria in sede dibattimentale.

    Ri-cordialità.

    RispondiElimina
  68. Caro Luca,
    mi consideri pure moralista, se le fa piacere. Non mi interessa.
    Il modello olandese ce l'ho sotto gli occhi, mi creda. Come ho gia' scritto prima, il sindaco di Amsterdam sta chiudendo molti dei bordelli-finestra nel quartiere a luci rosse (che sta in pieno centro, bisognerebbe che anche questo sapessero i modernissimi sostenitori della reintroduzione dei bordelli in Italia). E li sta chiudendo perche' il mondo che gira attorno alla prostituzione ad Amsterdam come altrove non e' fatto di persone immacolate e di madre terese. E siccome i tenutari non possono dimostrare la completa liceita' dei loro proventi vengono costretti a chiudere. Insomma: la modernissima Olanda sta facendo marcia indietro su questa come su altre cose. Personalmente non riesco a guardare in faccia le ragazze in vetrina, perche' penso che fossi stata meno fortunata al loro posto potrei esserci io. E sul fatto che una prostituta possa preferire il cliente ad un lavoro decente, decentemente pagato, o anche al sesso pagato ma senza esposizione in vetrina ho qualche dubbio.
    Che esistono persone con un etica diversa dalla mia puo' solo farmi piacere. Altrimenti il mondo sarebbe piuttosto noioso. Ma non raccontate balle giustificazioniste: fermo restando che il sesso libero, tra persone adulte e consenzienti e' cosa normale e bellissima, la prostituzione e' una cosa triste, e la prostituzione di strada e' una cosa terribile. A me non interessa nulla se una preferisce fare la velina, o la pornostar, o piuttosto il medico; se preferisce farsi pagare o farlo gratis a casa sua. Ma un paese che considera una prostituta una persona pericolosa, anche per la pubblica morale (!) e' un paese indegnamente ipocrita. Da quello sono partita io. E se la fame e la poverta' hanno una componente notevole in tutto questo, cosa che io non nego, quel che lei certamente non puo' negare e' che non si sta in strada sotto gli occhi di tutti e mezze nude perche' si coinsidera "corretto un pagamento congruo in cambio della prestazione". Cazzate. Si sta in strada perche' qualcuno ci ha messo la', e se non torniamo con una certa cifra in mano ci ammazza di botte.
    Quel qualcuno e' un magnaccia, ed esistono leggi per colpirlo. Ma non mi pare che questo succeda spesso, nel mondo reale di cui parla lei. Perche' evidentemente il rischio paga. E paga perche' la richiesta e' enorme, che le piaccia o no.
    Per questo io considero il cliente un responsabile, perche' sa, ma non gli importa. A lui importa di ottenere quello per cui ha pagato. Quanto alla punizione il paragone con il drogato non regge: il drogato (che io non punirei MAI) drogandosi fa male a se stesso ed e'responsabile della propria miseria, almeno in prima istanza, il cliente approfitta DIRETTAMENTE della miseria di qualcun altro.
    Quanto alle prostitute sane: lei ha qualche idee delle statistiche sulle malattie a trasmissione sessuale?
    ha idea di quanto tempo dopo il contagio certe patologie si manifestino?

    Cordialita' vive ed assortite anche a lei.

    P.S. E guardi ogni tanto uno di quei noiosi documentari che mandano solo a notte inoltrata. Potra' sentire anche qualche lucciola che racconta della sua famiglia, di come e' arrivata in Italia, e della sua "totale e piena volontá".

    RispondiElimina
  69. Non lo faccio mai, ma visto che la discussione comincia a seccarmi ho cancellato l' ultimo commento di Luca. Del resto non e' il caso che sprechi il suo tempo qui se mi considera tanto bacchettona. Bye.

    RispondiElimina
  70. Una volta messa all'angolo, priva di argomenti, si ritira e censura.
    Complimenti.
    Non diversa da un S.B., anzi da un Masticella qualunque.
    Chissà che c'avesse ragione 'r mi nonno: "dopo i quaranta piuttosto che cambiare idea la gente nega anche la forza di gravità."

    Una prova a favore.

    Adieu.

    RispondiElimina
  71. Il suo armamentario di aneddoti a buon mercato non basterebbe a mettere all' angolo nessuno, certamente non me e non "in casa mia".
    Pussa via.

    RispondiElimina