sabato 26 luglio 2008

Il taumaturgo

silvio-berlusconi-santo.jpgMolto tempo fa arrivava a casa un foglietto di non so piu’ quale istituzione religiosa. Si intitolava “Il Taumaturgo”. Non so se esiste ancora. Un pieghevole con annesso modulo di versamento. La parte piu’ divertente era la rubrica delle letttere, in genere fanciulle che pregavano per la soluzione di terribili problemi sentimentali, e che venivano immancabilmente esortate alla castita’. Mi sono sempre chiesta chi mai potesse prendere sul serio simili scemenze. Poi arrivo’ lui. San Silvio. E cominciai a capire come funziona. Che san Silvio non avrebbe risolto i problemi italiani era ragionevolmente prevedibile. O meglio lo prevedeva quella quasi meta’ di Italia che non lo ha votato e non lo voterebbe mai. “Quasi meta’ “ perche’ ha perso, miseramente. Pazienza. Siamo ancora molto provati, ma tentiamo di farcene una ragione. Adesso quelli che hanno creduto nelle virtu’ taumaturgiche di S. Silvio avranno tempo, molto tempo, per riflettere, mentre si fanno due conti in tasca. Alleluja. S.Silvio si e’ fatto l’ennesima legge ad personam per l’ ennesimo problemuccio personale. Giusto per avere le mani libere e poter lavorare, eh!. Ha spazzato la monnezza sotto il tappeto (quella che si vede. L’ altra e' rimasta dov’era. Dalle mie parti questo si chiama “levare quel che vede la suocera”). Ha mostrato i muscoli con gli extra-comunitari diventati improvvisamente emergenza nazionale. Ha promesso di salvare Alitalia. Tutta roba per i moltissimi italiani di bocca buona. Adesso, dopo questi assaggini di miracolo italiano, S. Silvio e i beati si preparano al piatto forte di oggi. Innalzamento dell’ eta’ pensionabile (tie’!) e stabilizzazione del precariato (tie’ e ancora tie’!). Si’, proprio stabilizzazione, nel senso che il precariato diventera’ eterno. Cosi’ -in virtu’ dell’ emendamento introdotto nella manovra- se un’impresa commette delle irregolarita’ nessun giudice potra’ piu’ obbligarla ad assumere il precario con un contratto a tempo indeterminato. L’ impresa becchera’ al massimo una sanzione pecuniaria e il contratto decadra’. Dunque di fatto il precario non solo non verra’ reintegrato ma perdera’ il lavoro. E l’ impresa sara’ libera di reiterare i contratti a termine finche’ vuole. Confindustria plaude, convinta com’e’ che il precario consumera’ di piu’ spendendo i soldi caduti dal cielo. Logica di ferro, non c’e’ che dire. Come quella del tizio che si rammaricava della morte dell’ asino cui aveva appena insegnato a non mangiare. Siamo proprio un paese ridicolo. Ce lo ha dimostrato pure Ryanair facendo tanto arrabbiare Castelli (e Castelli quando si arrabbia mette una faccia che sembra Bokito, lo scimmione). Sicuramente i “bollettini di versamento” continueranno ad arrivare numerosi. Saranno una valanga. Se sopravviveremo potremo cambiare santo. Forse.

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