giovedì 29 gennaio 2009

Come ci vedono gli altri



Questo articolo e' comparso oggi sul sito online del quotidiano spagnolo El Pais. La traduzione e' mia. Buona lettura. Angelina


 


La sinistra italiana si disgrega


Prestigiosi intellettuali si candideranno alle elezioni europee insieme all’ex giudice Di Pietro.


MIGUEL MORA - Roma - 29/01/2009

Andrea Camilleri, l’ottuagenario maestro del giallo italiano, ha sostenuto il Partito Democratico (PD) alle ultime elezioni politiche. “Ho votato obtorto collo”. Nove mesi piu’ tardi, l’atteggiamento del PD di Walter Veltroni lo ha deluso cosi’tanto che lo scrittore siciliano ha deciso di entrare in politica.

Attivo e in forma come sempre, Camilleri ha pubblicato ieri il suo nuovo libro, Un sabato con gli amici, e ha reso noto che ha formato una coalizione con l’ex giudice Antonio di Pietro, leader di Italia dei Valori, e il filosofo Paolo Flores D'Arcais, direttore della rivista Micromega. L’obiettivo e’ partecipare alle elezioni europee di giugno, e la formazione si chiamera’ Partito dei Senza Partito (PDSP).

La diserzione del giacobino Flores e dell’astro Camilleri e’ l’ultimo sintomo della dissoluzione di un centro-sinistra frammentato in correnti, accusato di eccessiva compiacenza verso il governo di Silvio Berlusconi, arroccato in una posizione talmente moscia che ispira solo una parola: noia.

Nell’opposizione, il promettente PD di due anni fa si e’rivelato essere una mera comparsa. Senza ambizione, senza fermento, senza capacita’di influire, si potrebbe dire che e’ sprofondato unicamente nella sua divisione e nei casi di corruzione municipale-provinciale-regionale, a cominciare da Napoli e il mega-scandalo del costruttore Alfredo Romeo (17 imputati). Si tratta della cosidetta “questione morale”: arresti, indagini, clientelismo... Bari, Sardegna, Pescara, Basilicata... Come se, all’improvviso il PD, strana miscela di ex-democristiani ed ex-comunisti, fosse tornata alle vecchie abitudini della Democrazia Cristiana.

A parte questo, c’e’ poco da raccontare: poche idee sull’immigrazione, meno proposte per uscire dalla crisi economica, nessuna notizia del promesso ricambio generazionale, e via libera senza proteste al lodo Alfano, la cosidetta legge salva-Berlusconi.

Dopo vari mesi di inattivita', il “Governo ombra della sinistra ombra”, come cominciano a chiamarlo in Italia, e’ sceso nei sondaggi fino al 25% (era al 33,1% al momento delle elezioni di aprile, un punto in meno dopo la manifestazione in ottobre). Si tratta del livello piu’basso della sua storia, nonostante ieri Veltroni si sia consolato dicendo che la cifra non era mai stata cosi’alta ai tempi dei Democratici di Sinistra (DS) e della Margherita, e abbia esortato i suoi alla rettifica: “Basta farci del male da soli”.

Parallelamente, anche Berlusconi e le sue barzellette hanno perduto popolarita’ (il partito e’al 38%, sebbene lui sia sul 56%), e Di Pietro, con i suoi modi rudi e un po' irascibili, ma sempre pronto a sudare ha accumulato vantaggio e viaggia intorno al 9,5%. Intanto, il grido xenofobo della Lega Nord continua a piacere all’11,5%. Secondo il sociologo Nando Pagnoncelli, di Ipsos, “la distanza globale tra la destra e la sinistra in questo momento e’ la piu’ ampia della storia italiana: il 55% contro il 40%.

La leadership di Veltroni e’cosi’ precaria che anche la moglie di Berlusconi, Veronica Lario, si sente delusa. “Veltroni mi piaceva. Ma e' sfumato. E non vedo nessuno capace di occupare il suo posto. Ci vorrebbe qualcuno giovane, nuovo. L’Italia ha bisogno di una opposizione forte. Questo aiuterebbe la maggioranza a fare uno sforzo e migliorarsi”, ha dichiarato a La stampa.  Incontestabile.

La paralisi del progetto riformista e’ evidente. La prova migliore e’ stata forse la riunione convocata per trovare una posizione condivisa da tutto il partito sul caso di Eluana Englaro –la donna di 37 anni da 17 in coma vegetativo, il cui padre tenta di trovare un ospedale che stacchi il sondino di alimentazione nonostante gli ostacoli del Governo- e sul testamento biologico. Dopo molte ore di dibattito la faccenda e’ finita senza un accordo tra cattolici e laici.

I possibili sostituti non sembrano piu’ promettenti. Massimo D' Alema ormai parla solo a nome suo e degli “italiani europei”. Francesco Rutelli e’impegnato a trattare per una commisione di inchiesta sulle intercettazioni.

La buona notizia per Veltroni e' che la vera sinistra, che sperava di resuscitare alle europee non potra' ottenere parlamentari se non supera il 4% dei voti. Il patto Veltroni-Berlusconi allegerira' la prevedibile sconfitta del PD. E' il Veltrusconismo, l' alleanza dei ''leader massimi''.Camilleri lo chiama ''il medioevo berlusconiano''. ''Per uscirne -dice- serve un gruppo di persone oneste che non abbiano precedenti penali, che non abbiano mai fatto politica e che si decidano a farla in questa situazione di emergenza''. Quasi niente.

5 commenti:

  1. che faccio, angelina, mi metto a piangere? ci hanno fatto una bella istantanea....

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  2. Ecco...ci hanno fatto un bel vestito di fustagno, come si dice in toscana...e c'hanno ragione da vendere...Che vergogna!

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  3. c'è poco da aggiungere a questa immagine malinconicamente precisa della situazione. L'aspetto vincente della destra è proprio il suo (finto) decisionismo , la semplificazione della politica intesa come semplificazione delle risposte. Non sempre una risposta semplice è anche giusta, anzi, specialmente in politica quasi mai, ma tant'è; nella "primitiva" società italiana vince chi la spara più grossa e fa la faccia più truce, tranne poi nascondere i problemi grazie ad una informazione "prona". Sul PD stendo un velo pietoso, io ne sono stato un convinto assertore; una posizione precisa che sia una non è rintracciabile. Vabbè, vuol dire che nella mia vita non vedrò un'Italia migliore, spero lo possano fare i miei figli.

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  4. Mica sempre "da fuori" si vedono le cose meglio che "da dentro".
    Anzitutto sarebbe buona cosa che ognuno facesse il proprio mestiere: i politici la politica; gli scrittori la scrittura; i salumieri la salumeria.
    Poi ci sono i buoni e cattivi politici, scrittori e salumieri, ma questo è un altro discorso.

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  5. Aquila ciao, benvenuto. Beh, ci sono casi, secondo me, in cui anche da fuori si vede benissimo quel che da dentro uno si rifiuta di vedere. E in Italia in questo momento sono in tantissimi a rifiutarsi di vedere. Facessero un giretto fuori non farebbe un soldo di danno. Infatti fuori dai confini nazionali tutti hanno gia' capito tutto del nostro paese, e da molto tempo. Concordo pero' sul fatto che ognuno dovrebbe fare il proprio mestiere. Non vorrei un Camilleri a fare il ministro (anche se sarebbe sicuramente meglio delle calendariste); ma in un paese in cui per risolvere i propri guai ci si rivolge a Padre Pio e ai pluri-inquisiti ...forse il fatto che una persona molto popolare si esponga per dire qualcosa di diverso puo' avere un qualche effetto benefico. Ho tradotto l' articolo non perche' condivida l'idea del partito dei senza partito (carina, magari, ma populista); ma perche' condivido l'analisi della situazione politica italiana.

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