il cervello all'ammasso

Era clandestina da alcuni mesi, per vivere faceva la prostituta e per paura non è andata in ospedale: è morta per tubercolosi polmonare avanzata, e dunque altamente contagiosa.

Comincia cosi' un articolo di oggi, su Repubblica. Vorrei che lo leggessero tutti quelli che preferiscono portare il cervello all'ammasso ogni volta che uno dei nuovi, fantastici, meravigliosi provvedimenti del governo vede la luce.

Questa volta avevano voluto dare un altro contentino al popolo bue, e se la erano presi con gli extracomunitari, quelli che si vendono ai nostri padri di famiglia, e assistono i nostri vecchi o puliscono le nostre case. Ce ne sono troppi, rubano il lavoro agli italiani, dicono alcuni; spesso provocano anche i bravi ragazzi delle nostre periferie, o i nostri solerti vigili urbani. Ma quei fannulloni-comunisti degli esperti di statistiche dicono che badanti, muratori, raccoglitori di pomodori e donne delle pulizie non bastano mai, e il settore "strada" non conosce crisi. Sara'.

Cosi' quelli del governo hanno voluto costringere i medici a denunciare i clandestini che vanno da loro a farsi curare. E loro, i medici,  hanno pure protestato, insinuando -'sti fancazzisti- che era pericoloso, oltre che disumano e deontologicamente scorretto, ma non e' servito. Eppoi l'umanita' cristiana e' troppo impegnata a salvare gli embrioni e le persone in coma irreversibile (vera emergenza nazionale) per occuparsi del bordo della strada. Al massimo quella e' una faccenda di decoro urbano, come le cartacce, o le merde di cane. Ci vuole altro, per noi duri e puri.

E certo, se una di mestiere fa la prostituta clandestina e teme di essere denunciata dal medico non ci va. E contagia i suoi clienti. Ma anche le commesse al supermercato. Le persone sul tram. Il panettiere. Basta un colpo di tosse. Poi magari una mano sulla maniglia.

Ma noi dalle prostitute non ci andiamo, e anche a pulire il sedere ai nostri vecchi ci pensa la badante romena, mica la nigeriana, dunque noi siamo a posto. Questo governo fa del suo meglio. Giusto, come no. Una logica di ferro.