domenica 19 luglio 2009

MQ

MQ non sta per metri quadri, ma per Minchia Qualunque.  E questa, cari miei, e' una citazione letteraria (da quel gran bel romanzo di Giuseppina Torregrossa che si intitola Il conto delle minne). L'autrice inizia a descrivere uno dei personaggi del libro chiamandolo appunto cosi', un minchia qualunque.

MQ e' , purtroppo, uno stretto parente acquisito. Puo' capitare a tutti, suppongo.  Questo e' capitato alla mia famiglia.

MQ ha un aspetto molto serio, e si veste piu' o meno come un testimone di Geova senza cravatta, tranne quando  si mette in liberta' indossando calzoncini con sandali e calzini. Solerte studioso, frequenta l' universita' da piu' di 20 anni, ma non e' professore, ne' assistente, ne' precario, ne' bidello o impiegato. Disgraziatamente ha messo su famiglia, e disgraziatamente lo ha fatto con un pezzo della mia. Quella della palla di vetro che descrivevo qualche tempo fa. Pazienza.

MQ passa le sue giornate studiando e disquisendo di molte cose, su ognuna delle quali potrebbe essere scritto un capitolo di una enciclopedia: Lo scibile del Minchia Qualunque.

Ve ne faro' un riassunto, sara' una specie di Bignami delle ultime cose che ho (purtroppo) sentito durante le mie vacanze. 

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