giovedì 8 ottobre 2009

la Blatta

La Signora Mamma di F., mia cara amica, cosi' descrive il signor B: "...'na blatta".

La Signora Mamma di F. non e' una qualunque: ha una laurea in fisica, e ha fatto l'insegnante tutta la vita.  Si ricorda dei tempi dell'olio di ricino, quando i fascisti menavano suo padre, marmista, uomo con la schiena dritta. La signora mamma di F.  sa cosa sia la dignita'.

Ha cresciuto le sue figlie da sola, dopo la morte del marito, e le ha tirate su bene;  infatti F. e le sue sorelle sono in gamba,  ma non sono tipe da party a palazzo,  anche se qualche volta sfoggiano eleganti abitini neri,  con un trucco leggero.

La Signora Mamma di F.  e' una che quando la vedi sai immediatamente di che pasta e' fatta, e le stringi volentieri la mano, sapendo che e' un onore. 

Quando stavo in Italia ne parlavamo spesso sconcertate, del signor B.  Di quel suo essere cosi' irrecuperabilmente cafone, oltre che criminale compulsivo.

Sono anni che non la vedo. La prossima volta che vado in Italia devo andarla a trovare.

Avremo tanto di cui parlare, le ultime scorribande della Blatta a palazzo e fuori, le cene con i giudici comunisti, le oscene dichiarazioni degli ultimi mesi, e specialmente quelle di ieri. Chissa' cosa pensera' dell'ultima, aggressiva e volgarissima sortita. Piu' alto che educato -grazie, signora Giovanna- indubbiamente e' una definizione che calza, ma e' fin troppo gentile. 

Del resto da una blatta ci si puo' aspettare solo che zampetti istericamente un pelino sopra il livello del suolo, finche' una scarpa schifata non la schiacci.

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