giovedì 13 ottobre 2011

L'altra lingua

Quando torno in Italia, e specialmente se sono in Sicilia, mi ricordo di una cosa che tendo a dimenticare quando sono qui (o comunque quando non sono li'). Si tratta di quell'altra lingua che ha senso solo li', fatta prevalentemente di gesti, suoni, occhiate, e il cui uso, piu' o meno consapevolmente, limito, al di fuori dei miei luoghi d'origine. Cosi' capita che sentendomi parlare in una lingua "streusa" con l'uomo le persone mi guardino con aria interrogativa, e che appena io dica qualcosa o risponda a tono usando l'italiano il mondo di quell'altra lingua si manifesti, in tutta la sua completezza, e naturalezza. Cosi' le due signore nella sala d'attesa del dottore parlano animatamente dei fatti loro, e ogni tanto ci guardano. Poi una entra dal dottore, e l'altra rimane sola con noi, e allora non potendosi trattenere comincia a parlare, e chiede di dove siamo. E quando io le rispondo ecco che quell'altra lingua si manifesta. La signora si avvicina, e comincia a gesticolare, quasi toccandomi, e a parlarmi come se mi conoscesse da una vita, io rido, e parlo con lei, mentre l'uomo ci guarda come fossimo marziane. La signora e' stata ostetrica, e dalle sue mani, mi racconta con compiacimento, sono passate generazioni e generazioni di miei concittadini. Gli occhietti svelti notano la mia pancetta, indicandola mi chiede se non ci sia dentro un bebe', rispondo ridendo che si tratta di altro tipo di pinguedine e lei: "Meglio, perche' quella -indica ancora la mia pancia- con un po' di palestra se ne va, ma quelle altre panze-alludendo ai figli- restano e non se ne vanno piu' ".

4 commenti:

  1. Quanto e' vero...tutto cio' che dici.
    E' vero che la nostra lingua si palesa e resta in qualche modo nostra anche a distanza di anni. Io ancora faccio un balzo ogni volta che sento qualcuno parlare italiano per strada (per non dire del napoletano) e ogni volta che torno a casa sembro una rimbambita per qualche ora...poi passa e la lingua torna. E con essa gesti, modi di dire, accento.
    Verissimo pure che "quelle" panze te le porti dietro per sempre :-)

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  2. E a te non fa uno strano effetto sentire le voci impostate della TV?
    Comunque a volte e' divertente stare ad ascoltare "in incognito", e poi magari uscirsene con una battuta in dialetto :-)

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  3. L'ho fatto! I turisti italiani all'estero non immaginano quanti italiani ci sono in giro...e si danno spesso al turpiloquio o a commenti ad alta voce e confidenze estreme. Se li becchi sul fatto restano di stucco.
    Gente, quando andate all'estero ricordatevi: c'e' sempre un italiano nei paraggi, sempre! :-D

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  4. Beh, io sto in incognito in Italia quando l'uomo e' nei paraggi (io non sembrerei certo straniera, tappa come sono, ma lui e' evidentemente uno straniero, dunque se ci sentono parlare inglese automaticamente classificano come tale anche me ;-) )

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