lunedì 30 luglio 2012

Istanbul

L'estate esiste veramente, anche se qui ogni tanto ne dubito. Sono anni che devo farne a meno, e nonostante non sia esattamente un tipo da spiaggia, vivere in un posto dove piove tanto e il cielo rimane grigio per troppo tempo condiziona il mio umore e la mia vita piu' di quanto vorrei. Se non ci si passa non ci si fa caso. Quest'anno le nostre cosidette ferie saranno spezzettate. Siamo di ritorno dalla nostra prima settimana di vacanza. Avevo sempre sognato di vedere Istanbul. E in questo posto veramente stupendo ho ritrovato l'estate, i vestiti leggeri che si appiccicano alla pelle per il sudore, i sandali, i trucchi per evitare il solleone. E soprattutto ho goduto dei bazar, delle loro luci, dei colori, dei profumi delle spezie, della bellezza delle moschee e dei mosaici bizantini, del kebab, del te' turco, del canto lamentoso che dai minareti richiama alla preghiera, della foschia mattutina sul Bosforo e di tante altre cose. E adesso sono di ritorno, e mi sono portata dietro una piccola scorta di prelibatezze locali e i bicchierini da te', e altre piccole cose contro il grigiume della non-estate. E ho notato che mi e' passato il mal di schiena.




   

2 commenti:

  1. Ci credo che ti è passato, come potrebbe esistere di fronte a cotanta bellezza?

    ---Alex

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  2. Alex: spero solo che non torni, qui il cielo e' (tanto per cambiare) grigio, e per il resto non cambia mai nulla...

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