domenica 2 giugno 2013

Istanbul, Italia.

Ad Istanbul in queste ore succedono cose molto brutte. I cittadini di questa bellissima citta' vogliono salvare un parco dalla speculazione edilizia, e soprattutto politica, del premier Erdogan. Le sue politiche islamiste per fortuna non sono da tutti bene accette nel paese di Ataturk, che aveva fatto della laicita' dello stato una bandiera. I cittadini di Istanbul (ma anche quelli di Ankara) non ci stanno. Credo che le immagini che si possono vedere cliccando sul link sopra non lascino alcuno spazio a dubbi sulla gravita' della situazione, o sui metodi della polizia turca. In queste ore si parla di diversi feriti gravissimi e forse anche di morti. La gente e' in strada, a protestare con le pentole e i bicchieri di birra. Si prende in faccia i lacrimogeni e persino i carri armati. Puoi reprimere e fare macellare la gente dalla tua polizia, ma non puoi bloccare la circolazione delle notizie, neanche se dai la colpa a twitter e blocchi internet.

Non so spiegare bene il perche', cosa fa scattare nella mia mente l'associazione di idee. Capisco, se ci penso razionalmente, che in Italia questo non succede. Eppure quando penso a tutto quello sarebbe necessario per rimettere in piedi il paese e sento dire a Letta, (Letta Enrico nipote di),  che l'elezione del presidente della Repubblica va cambiata, penso che l'Italia in fondo non stia messa tanto meglio della Turchia. La faccenda del presidenzialismo (o delle sue numerose varianti) in Italia gira e rigira attorno a un'altra idea, che si tenta abilmente di dissimulare, ma rimane immutata e immutabile nel tempo:  l'idea dell'impunita' di un singolo. E se il presidenzialismo, per anni  propinato agli italiani come vera espressione democratica della Volonta' del Popolo Sovrano, viene finalmente apertamente sdoganato anche da chi, in teoria, dovrebbe avere tutt'altro cui pensare, vuol dire che la democrazia non naviga in acque sicure. Da anni ce lo spiegano pazientemente in tanti: Rodota', Zagrebelsky, Onida, persino Napolitano, altri presidenti prima di lui. Ma noi niente, continuiamo a dormire beati.

2 commenti:

  1. Ma tu li vedi gli Italiani scendere in piazza a decine di migliaia per protestare violentemente come in Turchia perché il governo decide di radere al suolo un parco? Secondo me non scenderebbero neppure se il governo decidesse di radere al suolo la Galleria degli Uffizi e, ahimè, neppure se comparisse il ducetto di turno e radesse al suolo il Parlamento e la Carta Costituzionale..

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  2. Ciao Guido. Non non ce li vedo proprio, gli italiani, a difendere la Costituzione (e nemmeno gli Uffizi). Proprio per quello temo che non stiamo molto meglio della Turchia...
    Preferiamo i pifferai...

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