giovedì 6 febbraio 2014

Silenziosamente...

Da alcuni mesi seguo silenziosamente le cronache politiche e no, mi risulta veramente difficile commentare cose che giudico infime. Riassumendo, molto stringatamente: il segretario del maggior partito di centro-sinistra si discute la legge elettorale con il pregiudicato. Sembra che possano trovare un accordo, e tutti plaudono (a me continua a sembrare una cosa fuori dal mondo. Poteva sempre discutersela con uno dei tirapiedi dell'ex primo ministro, invece in questo modo torna a leggittimare un criminale. Bah). In Parlamento succcede di tutto, con insulti da stadio, violenze anche fisiche, offese continue e deleggitimazioni a palate per le maggiori cariche dello Stato. Il discutere civilmente, anche animatamente, di cose importanti sembra una cosa ormai estinta, un mammut, un dinosauro... Facebook e Twitter sono inguardabili, tali e tanti sono gli insulti che piovono da tutte le parti. I santoni con le Ferrari continuano a fare soldi, nonostante le considerazioni logiche di scienziati anche di peso, con tanto di Nobel. E nonostante le indagini, che per fortuna, prima o poi partono. Persino i santoni defunti che si credevano definitivamente archiviati ogni tanto tornano in auge, con qualche sentenza che dice che il paziente tale ha diritto a farsi curare con la "cura" tale.
 Alla ggente bisogna dare sempre qualcosa di miracoloso, si tratti di un "signor ci penso io",  una pozione miracolosa, una boccettina d'acqua a forma di Madonna, un pezzettino di tonaca sporco di sangue, o un tubetto di non si sa quali cellule venute da non si sa dove. La ggente abbocca, e paga, e vota, sempre. Vent'anni fa io c'ero, e mi ricordo i discorsi. Gli stessi discorsi che sento in giro ora. Mi viene il freddo, se ci penso. L'unica boccata di ossigeno, un piccolo segno di speranza, ieri, quando Grasso ha deciso che comunque il Senato si sarebbe costituito parte civile nel processo sulla compravendita dei senatori. Si gioisce di cose che dovrebbero essere scontate.

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