giovedì 26 febbraio 2009

Con le palle e con le zizze

No, non e’ mia intenzione inaugurare una sezione pornografica del blog.

Ma la nostra lingua e’ alquanto maschilista, e la prova delle prove e’ che tutte le volte che si vuol indicare l’avere carattere si dice ‘mostrare/avere/essere con le palle’. Come se a noi donne, essendo’a-palliche’ (si dira’ cosi’?) mancasse l’organo anatomico destinato per eccellenza alla personificazione del carattere.

Eppure mia nonna, che era una tosta e pettoruta, diceva che lei era venuta su cosi’, prima le zizze (cioe’ le tette), e poi il resto, e che prima di vedere la sua faccia si vedevano spuntare loro, le zizze. E lei era una di quelle con la schiena dritta e senza peli sulla lingua, una di quelle che non la mandano a dire. Insomma, una che di palle non aveva proprio bisogno.

Quello qua sotto e’ il link della lettera aperta che Veronesi, Camilleri, Rodota’ e Flores hanno indirizzato a Franceschini dalle colonne di Micromega. Una gran bella lettera, senza giri di parole, con palle e zizze, carattere, schiena dritta e tutto l’armamentario del caso. Esprime quello che molti di noi sentono, e, almeno in questo particolare caso, quello che la maggioranza del paese capisce. Perche’ anche se si e’ evasori fiscali, si vota Berlusconi e si fa finta di essere cattolici D.O.C., si soffre ci si ammala e si muore esattamente come tutti gli altri.

Ora, io non voglio addentrarmi in considerazioni di carattere anatomico riguardanti i leader passati, presenti e fururi del PD o della sinistra italiana; sono gia’ stati invitati a ‘tirarle fuori’ e finora, in verita’, non se ne e’ proprio vista l’ombra. Ma fossi in loro studierei quella lettera con molta attenzione, non fosse altro che per spirito di autoconservazione.

http://temi.repubblica.it/micromega-online/lettera-aperta-allonorevole-franceschini/

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5 commenti:

  1. Talebani, tali figlie.
    Barbara Walters, famosa giornalista televisiva americana ha condotto uno studio sui ruoli maschili e femminili a Kabul in Afghanistan, alcuni anni prima del conflitto afgano. Ne è risultato, tra le tante cose, che le donne, per tradizione, camminano 5 passi dietro al marito.
    Recentemente è tornata a Kabul e ha osservato che le donne continuano a camminare dietro ai loro mariti. Il regime dei talebani ha fatto sì che camminino adesso ancora più distanziate dai loro uomini, ma quello che lascia perplessi è che le donne sembrano felici di mantenere la vecchia tradizione.
    La signora Walters ha allora avvicinato una delle donne afgane e le ha domandato: "Come mai sembrate felici di questa vecchia tradizione che una volta avete cercato con tanta determinazione di cambiare?".
    "Le mine", rispose l'interpellata senza esitazione.
    Morale: *dietro ogni uomo c'è una donna intelligente*

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  2. Ciao Guisito, benvenuto. Magari potremmo cominciare ad andare dietro ai sottanoni (non in senso biblico, eh!) ;-)

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  3. è bellissima questa raccontata dalla walters, guisito !!
    ciao angelina :-)

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  4. condivido. ma la gente non legge micromega, preferisce sorrisi e canzoni. purtroppo.

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