domenica 4 ottobre 2009

Cronache olandesi

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Fantastico, il poster, no? Lo ha portato una giornalista free-lance olandese, molto simpatica.
Non eravamo in tanti, qui ad Amsterdam, ma ne e' valsa la pena, perche' ho incontrato gente veramente interessante.
E' venuta anche Judith Sargentini, parlamentare europea eletta nelle liste dei groen-links (i verdi olandesi), e una delle responsabili della iniziativa europea contro l'anomalia italiana. E' arrivata in sella alla sua bici, jeans, borsa freak e giacca impermeabile, senza trucco, da sola, ne' body guards, ne' portaborse. Una normale. Una a cui farebbe schifo fare i coretti alle feste di Papino, e del resto lui certamente le non chiederebbe mai il numero di cellulare. Si e' fermata un bel po' di tempo a conversare con noi, e a spiegarci come funzionano le cose al parlamento europeo. Insomma: Papi non e' esattamente ben visto, e la situazione della liberta' di stampa in Italia fa inorridire quasi tutti. La petizione organizzata per spingere il parlamento europeo a dibattere la situazione italiana ha avuto successo, ma ha accelerato molto, forse troppo, i tempi. Secondo lei sarebbe stato necessario piu' tempo. La discussione sulla libertá di stampa in Italia e' in calendario per la prossima settimana (8 ottobre), poi si potrebbe arrivare a una votazione, a fine mese. Il problema e' che se anche tutti i membri del parlamento fossero, in teoria, d'accordo, sarebbe impossibile convincerli a votare di conseguenza. Ovviamente non si puo' contare sul gruppo dei popolari, restio ad attaccare apertamente Papi. E secondo lei, NOI dovremmo fare pressione sul gruppo dei "socialdemocratici" italiani (dunque, presumo, sul PD). Quel che mi piacerebbe sapere e' COME. Perche' se qui vuoi invitare un membro del parlamento europeo a un dibattito, gli mandi un messaggio sul blog o su Facebook, e quello viene, e poi magari organizzi una petizione e lo inondi di firme e messaggi, ma non sono sicura che con gli italiani funzioni alla stessa maniera.
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Molto interessante anche la discussione sulla situazione dei media in Olanda. Le televisioni olandesi funzionano per sottoscrizioni. Solo avendo gia' un certo numero di sottoscrittori si puo' richiedere una licenza e ottenere il finanziamento pubblico, che si basera' sul numero di sottoscrittori, ma anche sul tipo di programmi offerti. Non esiste nessun controllo politico sulle emittenti, e infatti si vede. Diciamo che i giornalisti olandesi non assomigliano a Vespa neanche un po', e non e' per niente raro vedere i ministri friggere sulla sedia di fronte a domande non proprio tenere. Se solo si potesse importare il sistema...

6 commenti:

  1. il nostro problema viene da lontano, in qualche modo direi dalla nostra situazione prima ancora di diventare nazione; troppo abituati a servire stati stranieri, troppo abituati a considerare i governi "stranieri" nemici da combattere o blandire in tutti i modi leciti ed illeciti. Il nostro problema è che non siamo ancora diventati "cittadini" ma siamo ancora allo stato di "sudditi"!

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  2. Questa notizia dell'otto ottobre praticamente qui non esiste...grazie!

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  3. Uno: sono completamente d'accordo con te!
    Angelo: puoi dare un'occhiata a questo link:
    http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+AGENDA+20091008+SIT+DOC+XML+V0//EN&language=EN

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  4. Ho anche trovato la lista di parlamentari, il gruppo SD e'quello su cui bisognerebbe fare pressione:

    http://www.europarl.europa.eu/members/public/geoSearch/zoneList.do?country=IT&language=EN

    Magari qualcosa si puo'cominciare a fare...

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  5. Ma che cosa può fare il Parlamento europeo per darci un aiuto concreto senza essere tacciato di interferire negli affari di uno Stato sovrano?

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  6. Guisito: stasera provvedero' a tradurre una cosa che forse puo' dare un'idea.

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