venerdì 14 gennaio 2011

pecunia non olet

oggi, sul newspaper di famigghia, il direttore:

La Consulta azzoppa il legittimo impedimento e porta i giudici dentro il governo. Ma il premier tira dritto: andrò ai processi, meglio la gogna che danneggiareil Paese



I pm e i presidenti di tribu­nale come ministri aggiun­ti. Questo è il problema che la sentenza innesca, non tanto quello dell’iter giudi­ziario dei processi in corso contro il premier, due su tre dei quali sono destinati già ora a finire in prescrizione a prescindere dallo loro infon­datezza accusatoria. Il brac­cio di ferro che le procure hanno innescato con Berlu­sconi, insomma, continua. E già immaginiamo le pagi­nate sui giornali, con ribalzi all’estero, ogni volta che le prime contesteranno al se­condo la giustificazione. Se non parlassimo di cose se­rie (l’immagine dell’Italia nel mondo) ci sarebbe da ri­dere, con politologi e intel­lettuali che si schiereranno a dibattere se la visita di un vice ministro irlandese è mo­tivo sufficiente per marcare visita.


e ancora:


Ma checché se ne dica Berlusconi ha più a cuo­re il mandato di governare il Paese, a costo anche di sop­portare la gogna mediatica di sedersi sul banco degli im­putati.


 


Non so se questi indulgano nel consumo di droghe. Ma certo devono remunerarli mooolto bene...


Casuccia ad Antigua? conticino in Switzerland?



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