rotture varie

La capa e' malata, di conseguenza il fatidico incontro per rivedere il famoso articolo sfuma di nuovo, lei continua a dire che lo legge, ma insomma, da quel che dice, sembra proprio che non deve averlo letto con molta attenzione. Il tran-tran va avanti da mesi.

La collega rompi-coxxxxxx, purtroppo compagna di stanza e' piu' vispa che mai. Oggi ha passato la mattinata a ridere di un libro del caxxx dove appunto di caxxx si parlava, battute e barzellette che manco il telenano. E lei rideva, istericamente, e ad alto volume, come sempre. Poi e' passata alla glorificazione del suo super-fidanzato parlandone con l'unica persona che ancora non avesse sentito parlare di super Tim, ovverosia il nuovo dottorando appena arrivato.  Il quale, poveretto, ancora non sa delle doti amatorie di super Tim (suppongo che presto sara' aggiornato anche su quello).  Ieri, invece, tutti quelli che entravano in stanza dovevano immediatamente ammirare l'ultima ambita preda della collega in questione, il Libro Appena Comprato Su Ordinazione Apposta Per Lei, l'opera di un fotografo con delle foto artificialissime veramente orripilanti e molto ma molto kitch, di cui ho rimosso anche il nome.

La collega rompi-coxxxxxx va a pranzo. Declino l'invito. Scambio due parole con la Collega Gentile, e scopro con una certa sorpresa che anche lei ne ha fin sopra i capelli della esuberanza dell'altra, e che non sa cos'altro fare. Mi dice che non riesce a lavorare. La Collega Gentile cerca di non darle troppo spago pur restando amichevole, ma pare che non funzioni. E io che pensavo di essere diventata una inqualificabile stronza mentre tutti si divertivano. Invece mi dice che lei si spara Mozart in cuffia per concentrarsi (inutilmente: lo faccio pure io ma la voce dell'altra oltrepassa anche Beethoven al massimo volume) e come deterrente (inutilmente pure quello: il concetto che se uno si mette le cuffie forse non vuol essere disturbato mentre lavora non passa).

La capa mi manda una email per chiedermi di chiamarla dopo pranzo. Dobbiamo parlare dell'articolo. Mi preparo. Mangio un boccone e la chiamo. La conversazione si preannuncia lunga.

Arriva la collega rompi-c. , raggiunta quasi subito da altra collega, e la conversazione comincia.

Interrompo la capa, mi giro e comincio a gesticolare. Miracolosamente attiro la sua attenzione. Le dico che sono a telefono e sto lavorando. Miracolosamente capisce e mi risponde pure: anche noi parliamo di lavoro. Al che rispondo: I DON'T CARE. Cerca di non fare troppo rumore, altrimenti non sento quel che mi dice. La capa sente e plaude. Funziona, per un po'. Almeno riusciamo a parlare dell'articolo e di alcuni suoi dubbi, di cose da migliorare, comunque non sostanziali-credo, spero-. Lunedi' (se non sta ancora male) ne discutiamo di nuovo. Le ricordo che domani io non lavoro. Vacanze arretrate.

Domani -ma lei non lo sa ancora- mi dedico una giornata lazy bastard: sauna, messaggio (cose mai fatte in vita mia), piu' cena peruviana con amica peruviana.

Affanculo l'articolo e la collega imbecille (fino a lunedi'. Poi mi arrabbio sul serio).