sabato 12 novembre 2011

Ansia e prosecco

Aspetto con ansia, da tanti, tantissimi anni, quel che oggi, si dice, sta per accadere. Un piccolo lestofante, molto ricco e spregiudicato, ha avvelenato la vita del mio paese per quasi vent'anni. Adesso dovrebbe finalmente uscire di scena, e siamo tanto abituati al condizionale che non ci crediamo neanche.

Ho sempre nutrito ammirazione per il presidente Napolitano, credo abbia fatto del suo meglio per toglierci le castagne dal fuoco, e poi mi ricorda mio nonno, uomo di poche parole, ma efficaci, in grado di salvare la baracca quando tutto sembrava andare a puttane.

In questi anni lunghissimi ne abbiamo viste e sentite di tutti i colori, ma i  fatti questi giorni non lasciano spazi a dubbi: siamo ad un passo dal baratro, e se ci caschiamo noi ci casca anche l'Europa. Non ho cognizioni di economia tanto profonde da poter fare dissertazioni in proposito, ma basta leggersi un paio di articoli di qualunque giornale per farsi un'idea della situazione. La stessa descritta dai telegiornali e dai programmi di approfondimento della TV olandese. La stessa descritta dai giornali di tutta Europa.

Monti sembra essere l'uomo designato a sporcarsi le mani; l'Europa plaude, il piccolo lestofante di cui dovrebbe prendere il posto ha fatto finta di gradire, ma non gradisce per nulla. Basta aprire il suo giornale di famiglia per rendersene conto. Ho notato che stranamente Monti viene additato come l'uomo dei poteri forti non solo da quelli che temono la macelleria sociale dell'uomo "delle banche", ma anche da quegli altri, gli scribbacchini ad un tanto ad articolo. Purtroppo la macelleria sociale non l'ha inventata Monti, e il piccolo lestofante ha (s)governato pro domo sua, e adesso siamo dove siamo, fondamentalmente perche' amiamo delegare e ci piace delegare ai lestofanti, basta che apprezzino la figa. Dell'uomo "delle banche" si sa che non organizza mai cene eleganti, che ha imposto una mega-multa a Microsoft, e che va pure a prendere la moglie alla stazione, da solo.

Adesso siamo ad un punto che se si votasse ora non potremmo neanche scegliere i prossimi componenti della famigerata casta, col rischio non del tutto peregrino di ritrovarsi al prossimo giro con il piccolo lestofante con una maggioranza nuova di zecca. Affossando prima l'euro, ovvio.

Non so se esistono altre possibili soluzioni a questo rebus, e intendo soluzioni praticabili, non rivoluzioni di carta per bambini sognatori. Tuttavia mi sembra che non ci siano molte opzioni in vista. E dunque, adelante, con juicio.

Angelina 66

P.S. Ho il prosecco in fresco, e ho ripulito il balcone.

3 commenti:

  1. speriamo speriamo speriamo speriamo!!!!

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  2. ci rivedremo quando monti taglierà le tredicesime, taglierà le pensioni....siccome queste cose le fa monti e non le fa berlusconi, vanno bene. beh a me se mi levano la tredicesima mi incazzo anche se me la leva monti.

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  3. Michi: evviva!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Ventus, se tu preferisci uno che ti dice che la crisi non esiste perche' i ristoranti sono pieni e non si trova posto in aereo puoi fare due cose: portargli un paio di ragazzotte per le cene eleganti e in cambio farti risarcire della tredicesima, oppure metterti il prosciutto sugli occhi e rivotarlo alle prossime elezioni. Vedi un po' tu.

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