Autunno inoltrato, freddino e scuro, ma di che mi
stupisco?
Tanto, in teoria, ho un sacco di cose da fare, e se
fuori piove non importa poi tanto.
E sono pure fortunata, visto che l’universita’
e’ in deficit (anche qui) e licenzia quelli che non hanno un contratto a tempo
indeterminato. Come Francois, 10 anni di contratti.
Mi fanno incazzare, queste
cose. Gente molto valida e non sostituibile, che un bel giorno si trova senza
lavoro e senza molte probabilita’ di trovarne uno nuovo. Mentre quel
particolare laboratorio (una facility, dunque una cosa che serve a tutti) da
oggi in poi potra’ attaccarsi al famoso tram, non avendo altri tecnici. Management,
lo chiamano, accidenti a loro.
Io invece in teoria avrei tanto da fare. In teoria
il mio lavoro dovrebbe essere pronto prima di Natale. In teoria, in
pratica no. In pratica a volte mi tocca fare cose inutili. Cose che so gia’che
non funzioneranno, ma che DEVO fare. Il capo vuole
cosi’, e io lo so che non funzioneranno, e glielo dico anche, ma il capo non
sente ragioni.
Il capo e’ una specie con un concetto di tempo del
tutto personale. Il mio non fa eccezione. I giorni e le settimane passano. E le
cose che restano da fare, e che intanto non posso fare, sono sempre li’. Quelle
che sapevo che non avrebbero funzionato non hanno funzionato. E magari ho fatto
molto tardi per finirle e sono arrivata a casa stanca e avvilita. Vabbe’,
luxury problem, in fondo. Oggi, aspettando che il capo trovi il tempo di
parlare con me, faccio l’unica cosa che posso ancora chiamare lavoro senza
arrossire: pulisco il mio computer, che poveretto accumula files su files, e
ogni tanto non ne puo’ piu’.
E poi cazzeggio su internet.
Perche’ leggere che
Renzi potrebbe/vorrebbe diventare premier dovrebbe rientrare nella categoria
del cazzeggio. Come le Minetti che sfilano in costume da bagno per sostenere l’economia,
i nani rifatti che cianciano di Germania fuori dall’euro e gli sfigati che
fanno la fila di notte per comprarsi un gingillo da 800 euro.
Il cazzeggio
dovrebbe regalare una sensazione di leggerezza, ma anche quello e’ diventato deprimente.
Ma sei sicura di essere in Olanda? E io che pensavo che capi come il tuo esistessero solo in Italia.
RispondiEliminaCiao Gui'. Beh, qui non si arriva agli eccessi italiani, per fortuna, ma temo che il mio capo (anzi: la mia capa)tenda ad improvvisare (per carattere). In piu', non lavorando direttamente in laboratorio non puo' rendersi conto di certe cose (male comune a molti capi in ambito scientifico). Tutto questo, condito con un buon pizzico di testardaggine, fa in modo che a volte si facciano cose del tutto superflue (oppure che non se ne facciano altre che potrebbero essere utili). Per il resto e' un buon capo ;-)
EliminaCara Angelina, confermo i capi sono proprio cosi' ovunque....a volte con aggiunta di manie di grandezza, a volte con filosofie da strafottenza.
RispondiEliminaComunque se devi dedicarti al cazzeggio ti consiglio caldamente di NON leggere giornali italiani, è scientificamente provato che non aiuta a rilassarsi e puo' nuocere alla digestione e allo svolgimento delle attività quotidiane.
Beh, in effetti dovrei cercare di dedicarmi a letture meno pericolose per la gastrite e il sistema nervoso, ma non ci riesco...
EliminaAngelina66