giovedì 12 marzo 2009

Ancora lei....

Ancora lei, Luciana Littizzetto. Ieri una mia amica mi ha girato una e-mail con queste considerazioni della sempre fantastica Luciana. Poi oggi, sulla HP di Repubblica ho letto degli imbecilli criminali che hanno menato un disabile a Pordenone perche' gay. E ho ripensato a queste cosiderazioni. E a quando il prof di latino, solo per qualche strafalcione ci guardava e mormorava: "Quante braccia sottratte al lavoro..."

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Ho bisogno di un piacere. Un piacere personale. Ho bisogno che
qualcuno mi faccia un decreto, magari in tre giorni come va di
moda adesso. Vorrei un decreto che obblighi lo Stato e le ammi-
 

nistrazioni comunali a somministrare idratazione e nutrimento
ai barboni. No, perché ne è morto un altro e solo a Milano dal-
 
l'inizio dell'anno fanno otto. Otto persone non sono poche. No,
perché, sa, stiamo tanto a parlare della vita, a difendere la
vita ai moribondi e poi ci crepano sotto gli occhi quelli vivi
e vegeti e non facciamo un plissé. Ecco, sono sicura che i bar-
 
boni gradirebbero una bella flebo di branzino... pagata dalla Asl magari...
Ma come mai i clochard non interessano a nessuno? È perché
tanto non votano? Oppure la vita loro vale meno? Probabilmente
sì, visto che ogni due per tre gli diamo fuoco. Che può essere
un modo per risolvere il problema, per carità...
È partita sta moda qua, purtroppo. Dar fuoco alle persone.
Come fossero bastoncini di incenso. Se uno si annoia, appicca
il fuoco e poi se ne torna in birreria a ruttare con gli amici.
D’altronde il sudoku, il biliardo e i video games richiedono
un minimo di cervello, invece sventolare l’accendino no...
Anche a stare nella casa del Grande Fratello, un po’ si fatica,
capace che ti chiedono i nomi dei sette nani a memoria, per dire...
sono già delle belle prove di intelletto.
Invece, a girare con due fiammiferi e un po’ di benzina, basta
un neurone.
No, perché nel cranio di questi deficienti due pensieri passano.
Il primo: «Se ho i soldi, minchia compro ».
Il secondo: «Se non ho i soldi minchia spacco qualcosa, picchio
un gay, do fuoco alle persone o stupro la compagna di classe.
Altrimenti come lo passo, tutto questo tempo inutile che mi si
spiana davanti?».
Caro amico, amico
mio carissimo: posso dirti? Se non sai come passare il tempo,
come svernare, fai una roba. Legati i testicoli con un cordino
e poi fai il tiro alla fune. Vuoi dar fuoco a qualcosa? Ti con-
 
siglio i peli delle tue ascelle. Mettiti la maionese sul pisel-
 
lo e poi dallo da mangiare ai piranha. All’inizio dicono che si gode.
No, perché poi c’è la storia del branco, il branco... certo...
se non sono in tre o quattro non riescono a fare le cavolate...
In due magari hanno ancora la percezione, in tre o quattro inve-
 
ce... alè. Ma il peggio sono i genitori. Per i genitori sono
sempre dei bravi ragazzi... «Sì, mio figlio ha dato fuoco ad un
barbone ma poi ha cercato di spegnerlo». Ah beh, allora...
È un boy-scout, praticamente: mentre faceva un falò col barbone
cantava anche alelecicatonga, magari? Zitta, devi stare. Perché
per dar fuoco a qualcuno devi avere un tale vuoto dentro di se-
 
coli, che la colpa è soprattutto tua. Hai tirato su un testa di
minchia, poi ce l’hai scodellato per strada. Questa è la verità.
Non è un bravo ragazzo. È uno scervellato criminale, cara. E tu
come genitore dovresti insegnargli a vergognarsi. E a consolarlo
ci pensi poi quando è in galera: spero per più tempo possibile.
 

Luciana Littizzetto

7 commenti:

  1. Mi domando perchè a dire queste cose è rimasta solo la Lucianina e pochi altri...
    Tristezza e sconforto. Questo sta diventando un paese di merde.

    ---Alex

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  2. Lo è già. Non si può sempre darela colpa alla società in generale...la società siamo noi, è il nostro sistema scolastico abbandonato a sè stesso, capace ormai di sfornare solo pecore (con rispetto per l'animale), è fatta dai genitori di questi animali, che hanno poco più della nostra età...e cha hanno tirato su degli inetti...non voglio fare il loro errore...non lo farò. (spero)

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  3. questa te la copio e la faccio girare ai miei colleghi
    i quali a loro volta la gireranno agli amici
    grande Luciana, da un piccolo barile esce sempre il vino migliore
    E se la famosa mamma ha bisogno di una mano per attar su per le palline il bravo figliolo, pezz'i core, che mi chiami pure
    lo trovo il tempo per render quel che è dovuto...
    e che giustizia sia, almeno per una volta, fatta!!

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  4. Beh sì. Io me la copio e da qualch eparte la appiccico....posso? è troppo bella.

    sono fiera della mia città. piccola ma umana.
    diversi anni fa morirono 2 barboni e da allora la asl ha aperto un progetto apposta per loro, collaborando con associazioni di volontariato.
    ci sono 2 dormitori, un centro diurno ( ci ho lavorato un mese bellissima esperienza) dove si dà caffè, colazione, sapone, rasoi e schiuma da barba, servizi igienici e docce, lavatrice a disposizione.
    E poi ci sono i volontari che, sempre grazie ai finanziamenti della asl, hanno un camioncino e vanno in giro la sera a distribuire sacchi a pelo, coperte, e il cibo avanzato dalla mensa universitaria...ogni sera
    insomma da qualche anno qui non muore + nessuno per strada...

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  5. Ciao Francy, mi fa piacere sentire che esistono realta' positive, dove almeno non si muore piu' per strada.

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