sabato 18 aprile 2009

...



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-Ciao zi’!

-Ciao gioia mi’, sei sempre la’?

-Si’... come stai?

-Ma insomma, bene, a parte i dolori, cosa vuoi, la vecchiaia... e tu come stai? 

-Bene...

-E lui?... non mi ricordo come si chiama...insomma... to’ maritu... 

Iniziavano cosi’ le nostre conversazioni telefoniche. Chissa' se ha fatto in tempo a piantare l' amarillis.

Un altro pezzo delle mie radici se ne e’ andato.

8 commenti:

  1. :-(
    pensando a chi non c'è più, anch'io mi sento come un albero cui hanno tolto delle radici..
    un abbraccio

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  2. Finchè il ricordo resta nei nostri cuori nessuno è mai veramente andato via. Non è proprio così facile staccare le nostre radici, restano in tutto ciò che ci circonda. Se non avesse fatto in tempo, piantalo tu l'amarillis
    Un caldo abbraccio Folletta

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  3. Ciao, e grazie a tutti

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  4. Quanto vicino al tuo è il mio stato d'animo! Ogni giorno di più mi sento una pianta a cui la vita tenta di sottrarre ogni ancoraggio. E quanto mi mancano quelle telefonate fatte di niente e piene di tutto... Ciao, cara Angelina (non sai quanto caro e bello sia il tuo nome per la mia famiglia d'origine, per le mie radici!) ti porgo le mie condoglianze insieme ad un pensiero affettuoso.

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  5. Ciao Icare, grazie mille.

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