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-Ciao zi’!-Ciao gioia mi’, sei sempre la’?-Si’... come stai?-Ma insomma, bene, a parte i dolori, cosa vuoi, la vecchiaia... e tu come stai? -Bene...-E lui?... non mi ricordo come si chiama...insomma... to’ maritu... Iniziavano cosi’ le nostre conversazioni telefoniche. Chissa' se ha fatto in tempo a piantare l' amarillis. Un altro pezzo delle mie radici se ne e’ andato.
condoglianze. Ed un abbraccio.
RispondiElimina:-(
RispondiEliminapensando a chi non c'è più, anch'io mi sento come un albero cui hanno tolto delle radici..
un abbraccio
Finchè il ricordo resta nei nostri cuori nessuno è mai veramente andato via. Non è proprio così facile staccare le nostre radici, restano in tutto ciò che ci circonda. Se non avesse fatto in tempo, piantalo tu l'amarillis
RispondiEliminaUn caldo abbraccio Folletta
Ciao, e grazie a tutti
RispondiEliminaQuanto vicino al tuo è il mio stato d'animo! Ogni giorno di più mi sento una pianta a cui la vita tenta di sottrarre ogni ancoraggio. E quanto mi mancano quelle telefonate fatte di niente e piene di tutto... Ciao, cara Angelina (non sai quanto caro e bello sia il tuo nome per la mia famiglia d'origine, per le mie radici!) ti porgo le mie condoglianze insieme ad un pensiero affettuoso.
RispondiEliminaCiao Icare, grazie mille.
RispondiEliminaUn abbraccio stretto.
RispondiEliminaciao M, grazie.
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